Del 13 Novembre 2023 alle ore 14:53
di Antonino Giannone
Un’età da inventare. La legge 33/2023: prospettive e’ stato il tema del Convegno che si e’ svolto il 10 c.m. in LUMSA, promosso dalla Sezione UCID di Roma.
Si tratta di una Legge a tutela della non autosufficienza e della fragilità che aveva visto un’inerzia durata 20 anni da parte dei Governi precedenti, poi finalmente l’avvio dell’iter con il Governo Draghi che e’ culminato con l’approvazione da parte del Governo Meloni il 21 Marzo 2023.
Purtroppo non sono ancora possibili gli investimenti necessari: servirebbero 8 miliardi di euro! Ci sono dubbi e divisioni: quali fondi finanziari alimenteranno le trasformazioni previste? Sarà efficace la collaborazione tra Stato Regioni e Comuni? Si riuscirà a interfacciare realmente il sociale con il sanitario? Quale contributo potranno dare le numerose Istituzioni socio- sanitarie afferenti alla Chiesa, oltre il 65% della potenzialità assistenziale in questo settore!
Risposte a queste domande sono venute da S.E.R. Mons. Vincenzo Paglia, profondo studioso di questa tematica e Presidente della Commissione parlamentare che ha di fatto gettato le basi per la Legge 33. Mons Paglia ha confermato che non e’ più possibile non considerare un’attenzione da parte della Politica verso gli Anziani ne’ sul piano culturale, ne’ sociale, ne’ come persone portatrici di Valori da trasmettere alle giovani generazioni che rischiamo di non conoscere il valore delle loro radici: i Nonni!
Luciano Ciocchetti, Deputato e Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera ha detto che questa Legge e’ una grande novità del sistema socio- sanitario e che per attuarla non serviranno solo 8 Miliardi d’investimenti che dovrebbero venire dai finanziamenti dell’UE, ma serviranno nuovi raccordi unitari tra Governo, Regioni e Comuni.
L’Assessore Regionale Roberta Angelilli (Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione) ha detto che queste criticità di Sistema sono ataviche e che questa volta, solo da una cooperazione e volontà tutti Insieme, sarà possibile dare agli anziani una ita di non emarginazione e abbandono allontanandoli dall’ambiente familiare verso Strutture socio sanitarie.
Il Sen. Riccardo Pedrizzi, come Presidente dell’UCID Lazio non ha portato solo un saluto, ma il suo forte appello al Governo e alle Istituzioni a esprimere una Responsabilità etica nella tutela degli Anziani e della loro fragilità. Bisogna volere dimostrare di alzare il tasso di qualità e di rispetto verso le persone anziane perché come ha detto Papa Francesco: ….tutti siamo anziani o lo diventeremo… e non si può avere la prospettiva di vivere da Anziani per 20/30 anni, visto l’allungamento della vita media, stando ogni giorno ai giardinetti e senza il calore affettivo di vicinanza dei figli e dei nipoti!.
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La fragilità degli anziani e’ diventata in Italia la fragilità delle Famiglie, delle Comunità specie nei Comuni con 5/10 mila abitanti.
Sono quindi intervenuti i Rappresentanti delle Aziende e Associazioni impegnate nel socio sanitario: Fabio De Santis (Fondazione Don Gnocchi), Fabio Miraglia (Giomi Next), Domenico Arena (ARIS) che hanno secondo le loro Mission auspicato un percorso concreto nei prossimi anni nell’attuazione, non facile, di questa legge per la tutela degli Anziani.
Mons Paglia ha concluso che nel 2024 nei piccoli Comuni comincerà la sperimentazione concreta di questa legge 33 per ridare una nuova vitalità ai territori e per frenare l’emarginazione e abbandono degli anziani a una vita di solitudine senza calore umano, senza amore cristiano.
Antonino Giannone, Comitato Scientifico ed Editorialista A.N.I.M.
L’articolo Un’età da inventare. La legge 33/2023: prospettive è già apparso su Il Corriere Nazionale.