Istanbul, una città che mi è rimasta nel cuore
La moschea del Gran Visir Şemsi Paşa venne realizzata dal grande architetto imperiale ottomano Mimar Sinan. Si tratta di una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
Del complesso della moschea fa parte anche la Türbe (tomba in lingua turca) del pascià per costruire la quale il granduca di Toscana inviò appositamente dei marmi nel 1584.
La moschea, oltre ad essere la più piccola tra quelle commissionate da un Gran Visir dell’Impero Ottomano, è, per le sue dimensioni miniaturali in combinazione con la splendida posizione sul mare, una delle moschee più belle della città.
Şemsi Paşa
Shemsi Pasha. Era uno Giannizzero . I Giannizzeri erano i soldati dei sultani. (in turco: Yeniçeri; in italiano: Nuovi soldati). Ben tre sultani furono decapitati dagli Giannizzeri. Per capirne la ragione bisogna comprendere meglio la storia.
I Giannizzeri erano bambini cristiani che, all’età di 4-5 anni, venivano presi e educati alle arti militari, le arti e le scienze.
Tra queste migliaia c’era sempre qualcuno più intelligente che veniva selezionato per la leadership.
La tragedia della presa dei bambini si è contrapposta ad un sistema politico che ha funzionato per anni ed ha permesso che l’impero ottomano fiorisse. In lingua serbocroata la presa dei bambini si definisce come “tassa di sangue”.
Il segreto di Şemsi Paşa
Questo Visir era avaro, pertanto la moschea che si fece costruire è piccola, come già detto la più piccola di Istanbul.
Presenta, però, ben due elementi ambigui e che riportano alla religione cattolica.
Il primo è la costruzione della sua tomba all’interno della chiesa. In una moschea non si seppelliscono i morti, perché non si prega calpestandoli. Ecco, perché, la tomba è separata da una grata: è come se fosse fuori.
Il secondo elemento ambiguo è la scritta “Ricordati di pregare Maria”.
Maria, in realtà, è l’unica donna che compare nel Corano, come profetessa. Gesù, anch’Egli un profeta, compare una 30a di volte.
All’interno della moschea troviamo anche bellissimi mosaici in vetro.
Curiosità su Istanbul
Ad Istanbul tante storie sono legate agli animali. Sia in positivo che in negativo. Per l’Islam tutte le creature di Dio sono allo stesso livello. Il gatto ha una posizione più alta. L’Islam ha la pulizia come base e il gatto è pulito. Può, addirittura, entrare in moschea. Ma non troverete mai un animale in casa.
Nel mondo musulmano è molto importante la differenza dei ceti. Un padre non avrebbe problemi a dare la figlia ad un Turco piuttosto che ad un Curdo. Ne avrebbe tantissimi, se il ragazzo fosse povero
La preghiera non ha un luogo di culto in cui farla. La puoi fare in moschea, a casa, o dove meglio credi. L’importante è la preghiera, non il luogo
Istanbul ha 39 comuni, quello principale è Büyükçekmece
Dopo il genocidio degli Armeni, molto discusso e non da tutti riconosciuto, negli anni ’60 i terroristi armeni di ASAL uccisero 10-12 diplomatici turchi