D’Amone (PD Talsano): su ex Ilva, il governo intraprenda con coraggio la via dell’ accordo di programma riconoscendo ai lavoratori un risarcimento e non la cassa integrazione
“La vertenza relativa allo stabilimento siderurgico richiede attenzione, forse più che in passato. E’ tempo che questo Governo intervenga intraprendendo finalmente la via dell’accordo di programma, strumento essenziale che deve mettere insieme tutti gli attori principali della questione al fine di trovare soluzioni e al problema ambientale, e a quello occupazionale.
Su entrambi gli aspetti bisogna soffermarsi soprattutto alla luce da un lato della sentenza della Corte di Giustizia Europea e dall’altro della ferale notizia della richiesta di cassa integrazione per tantissime unità lavorative.
Il Governo prenda atto della necessità di garantire la salute di cittadini e lavoratori, e dal regime di povertà che viene invece imposto ancora una volta con una corposa cassa integrazione alla popolazione tarantina inesorabilmente legata alle sorti di questa acciaieria.
Si proceda dunque con una precisa piattaforma programmatica che possa dare sostegno serio ai lavoratori che hanno ormai una determinata anzianità di servizio, esposti da molti anni ad agenti estremamente dannosi per la loro salute, e che per questo più che destinatari di cassa integrazione, dovrebbero essere destinatari di un risarcimento.
Oltre ad una decisa sterzata sull’ambiente e sulle prospettive economiche, va tenuto in debito conto la necessità di essere concretamente vicini ai lavoratori e alla città, con interventi mirati.
Se non si fanno scelte coraggiose, è inutile continuare a fare proclami su fantomatici piano di rilancio”.
*Alessandro D’Amone*
*Segretario circolo Pd Talsano*