Sui social l’imprenditrice annuncia la sua partecipazione a Cartabianca e si scaglia anche contro la moglie di Sangiuliano: “Vado a difendere la mia virtù”

Autore: Piero Bonito Oliva

ROMA – “Difendo la mia dignità e onorabilità di donna e cittadina, e quindi difendo la mia virtù”.

Esordisce così sui social Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei al centro del dibattito politico per il mancato incarico di consigliera per i grandi eventi del Mic, in un post che annuncia la sua partecipazione questa sera alla trasmissione televisiva ‘Cartabianca’.

Un contenuto accompagnato da una grafica elaborata, per l’occasione sulla sua foto campeggia il logo di rete 4 e il titolo del programma di Bianca Berlinguer: “Nella difesa della virtù del popolo risiede il principio di conservazione dello Stato repubblicano – aggiunge – . È mio diritto tutelare la verità della mia dignità e onorabilità, macchiate dalle offese del Ministro della Cultura”.

Boccia quindi torna a parlare dell’ormai ex ministro Sangiuliano: “Nonostante ciò, non ho ancora ricevuto scuse ufficiali; anzi, sono stata più volte minacciata di denuncia”.

Per questo, aggiunge, “per amore della Democrazia e della Repubblica, devo difendere con fermezza la mia onorabilità di donna e di cittadina repubblicana. È necessario, quindi, che io dimostri la verità della mia virtù offesa“.

Poi, l’affondo anche nei confronti della moglie dell’ex ministro: “Intendo provare che la mia virtù è stata brutalmente offesa in mondovisione e che il ruolo di Consigliera del Ministro, che ho svolto, mi è stato tolto ingiustamente, stracciando il decreto ministeriale di nomina per capriccio di donna. Se il capriccio comanda l’azione di governo, allora siamo già al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura.

Quindi, il richiamo ai regimi totalitari: “Il principio di conservazione della dittatura risiede appunto nel capriccio del dittatore. Sono determinata a dimostrare la verità della mia virtù, soprattutto per amore della Repubblica Italiana e della Democrazia”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.