Il Papa prosegue il suo viaggio in territori lontani. Ha visitato l’Indonesia, la Papua Nuova Guinea e adesso Timor est. Il viaggio ha un significato politico? A Giacarta, in Indonesia, paese a prevalenza mussulmana ha firmato un documento di pace e di condanna delle guerre di religione. Lo ha firmato con l’Imam. Ma è venuto a salutarlo anche il capo di stato.
E la guerra c’era stata. O meglio l’occupazione di Timor est, paese cattolico che ha ottenuto l’indipendenza dell’Indonesia da circa venti anni.
In Indonesia ha poi celebrato la messa alla presenza di centomila fedeli.
Ma il viaggio del Papa è fondamentalmente apostolico. L’incontro con comunità cattoliche piccole ma molto vivaci e soprattutto piene di giovani. E da dove possono venire molte vocazioni.
A Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, prima del congedo, ha incontrato diecimila giovani riuniti nello stadio lo stesso dove domenica aveva celebrato la Messa. “Non potevo partire senza salutarvi”, ha detto “Sono felice di questi giorni trascorsi nel vostro Paese, dove convivono mare, montagne e foreste tropicali; ma soprattutto un Paese giovane abitato da tanti giovani”. “Imparate la lingua dell’amore, del cuore, della vicinanza e anche del servizio”, ha detto. E poi, facendo riferimento al racconto biblico della Torre di Babele, particolarmente attuale in una terra in cui si parlano 800 lingue e dialetti, ha proseguito: “Che cosa scegliete? La confusione o l’armonia?”. Hanno risposto “l’armonia”, commenta: “Siete bravi, eh”?!”. E a allora, aggiunge Bergoglio, “è importante che impariamo questa lingua comune dell’amore. Siate Wantok dell’amore!”. (“Wantok” è chi parla una certa lingua e appartiene ad un certo gruppo etnico)
Anche in Papua Nuova Guinea il Papa ha celebrato messa dinanzi a decine di migliaia di fedeli. Inoltre ha fatto un viaggio nel nord del paese dove esiste una comunità cattolica con la presenza di missionari argentini.
Ha concluso poi il viaggio a Timor est, piccolo stato con una popolazione di oltre un milione di abitanti. Si tratta di una ex colonia portoghese di religione cattolica e di lingua portoghese.
Qui il bagno di folla c’è stato. E all’incontro con il pontefice sono andate seicentomila persone.
A Timor est il Papa ha parlato di giustizia nella distribuirlo della ricchezza. Di fronte a Timor est offshore sono stati individuati degli importanti giacimenti di gas. E le risorse dovrebbero essere distribuite a tutta la popolazione che al momento è piuttosto povera.
Attilio Runello