Opposizioni: “Esprime odio di genere, Regione Fvg ritiri fondi”
Autore: Miloš Malinić
TRIESTE – “Paradossale la situazione venutasi a creare: è come chiamare un colosso del fast food per un evento sull’alimentazione responsabile. La violenza dei testi del rapper è agghiacciante, e il fatto che fondi pubblici siano stati usati per l’organizzazione del concerto nel contesto di un evento per giovani il cui focus è la violenza di genere è semplicemente inaccettabile. Chiediamo dunque alla Regione se non intenda ritirare il finanziamento”.
Così la consigliera regionale del Patto per l’autonomia del Friuli Venezia Giulia, Giulia Massolino, che ha presentato un’interrogazione sul concerto del rapper romano Nicolò Rapisarda, in arte Tony Effe, nell’ambito del Tomorrow Today Festival, evento sportivo per i giovani co-organizzato dal Comune di Trieste e Regione Friuli Venezia Giulia, per il 15 settembre, nel Porto Vecchio a Trieste. E proprio il concerto di Tony Effe è l’evento di chiusura, quello principale. L’artista ha infatti nel suo repertorio l’uso di un linguaggio estremo, sessista, violento e la celebrazione dello stile di vita gangster, elementi tipici del genere musicale trap che per nulla si conciliano con l’intenzione di sensibilizzare i giovani contro la violenza di genere.
“Naturalmente, non è compito di nessuna amministrazione quella di valutare le idee e le espressioni di un artista– precisa Massolino-, ma lo è quello di valorizzare anche attraverso finanziamenti e contributi comportamenti sani e non incitamenti alla violenza e all’odio di genere, tanto più in un momento storico dove i femminicidi sono tristemente all’ordine del giorno e il disagio giovanile sta assumendo proporzioni disarmanti”.
TONY EFFE, OLTRE ALLA LICENZA POETICA, VI SONO LE RISSE
Se la violenza nelle canzoni rientra nella libertà di espressione artistica, Tony Effe, classe 1991, ha tuttavia precedenti anche per rissa vera e propria: nel 2019 fuori da un locale romano, per cui fu condannato nel 2021 a lavori socialmente utili; nel 2022 aggredì il rapper statunitense Lil Pump durante il Nameless Festival di Lecco; nel 2023 ha aggredito il rapper-pugile Ion al Milano Boxing Night, dopo aver ricevuto minacce da questi. Vi sono poi offese razziste e minacce verso il rapper italo-ghanese Bello Figo, nel 2016, quando il rapper romano faceva ancora parte del Dark Polo Gang.
Ci sarebbe poi da capire, incalza la consigliera del Friuli Venezia Giulia, “se gli enti finanziatori abbiano o meno letto il programma presentato dagli organizzatori, perché -si legge nella delibera di Promoturismo- la società che ha ideato il festival propone attività decisamente singolari per promuovere il tema della violenza di genere, come dei corsi di autodifesa dedicati esclusivamente ‘alle femmine’ e gare di corsa e staffette dedicati ‘ai maschi’. A questo punto la conclusione del festival con canzoni che denigrano il ruolo della donna non può che considerarsi la ciliegina sulla torta”, conclude Massolino.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it