Autore del novecento scomparso nel 1980. Gli storici lo ricordano come l’autore dell’inno fascista “Giovinezza”, del resto è stato, come gran parte degli italiani dell’epoca seguace del Duce.

Ma i più lo ricorderanno come quello che interveniva, negli anni ’60 e ’70 sulla rivista per adolescenti “Topolino” un una apposita rubrica di domande e risposte.

Il libro Ottocento è scritto nel 1941 e fa parte di una trilogia “Preludio romantico” , “La nostra passione” e “ Il sole sui campi”.

Ottocento può essere definito un romanzo « politico », in quanto tratta del controverso periodo che precede la guerra di Francia e Piemonte contro l’Austria per liberare il territorio italiano dalla dominazione asburgica.

L’autore, attinge le notizie dei fatti narrati da documenti ufficiali e privati, alcuni dei quali sono riportati nel testo.

Due sono i filoni paralleli che dominano la narrazione, di cui è protagonista il diplomatico Costantino Nigra: le trattative per il conflitto risorgimentale e la sua storia d’amore con l’avvenente imperatrice francese Eugenia di Montijo, consorte di Napoleone III.

La vicenda si svolge in Francia, a Parigi e Compiègne, e qui avviene l’incontro tra due dei personaggi principali della narrazione: il conte Pietro di Colleretto e l’amico d’infanzia Costantino Nigra, anch’egli sul treno insieme a Cavour, di cui era fidato collaboratore.

La storia ha inizio a Ivrea. Dopo un breve soggiorno a Torino, durante il quale la moglie di Costantino gli rivelò la sua volontà di restare nella casa dei genitori e non tornare a Parigi con lui, i due amici partirono alla volta della capitale, il conte al fine di assaporare l’atmosfera della corte imperiale, il diplomatico con intenti politici.

Come abbiamo pensato di fare in questo frangente dalle ferie di agosto (comprendo parte di settembre) (feriae augusti, si celebrava Consus dio latino della terra e dell’agrigoltura, feriae consuales, e ricorreva il 21 agosto) ci buttiamo nelle Teche Rai e troviamo il romanzo sceneggiato, a pochi anni dalla stampa, ed esattamente solo il primo libro – Ottocento – Preludio Romantico – trasmesso dalla Rai il 6 dicembre 1959 per successive quattro domeniche.

Regista il magnifico Anton Giulio Majano uno dei padri della televisione. Il film risorgimentale è segnalato per la cura di ambienti e arredi.

La cura di Majano nei particolari è evidente nella ricostruzione della poltrona di Cavour così com’era, idem per gli abbigliamenti dell’imperatrice.

Rimasto nella memoria di molti per la superba interpretazione di un cast di attori eccezionali come Virna Lisi, Sergio Fantoni, Warner Bentivegna, Lea Padovani; anche nelle parti minori è interpretato da uno stuolo di comprimari altrettanto bravi.

Da tenere presente che sceneggiati e prosa, allora, non erano in “playback” ma recitati dal vivo, in diretta, senza possibilità d’errori.

Fu il primo kolossal a imporsi al pubblico trattando il Risorgimento nel momento cruciale del 1858.

Tra gli interpreti segnaliamo i più noti al grande pubblico, oltre a quelli citati Mario Feliciani Mario Scaccia, Silvano Tranquilli.

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