E’ proprio una aviera Giulia Cervellera di 21 anni, già alunna del liceo Classico – Scientifico Aristosseno, che spiega ai diplomandi – che hanno tempo fino a domani – come fare la domanda da volontari.
Il primo luogotenente Angelo Caputo, comandante della formazione volontari della Saram, sottolinea quest’opportunità che viene dalla stessa attività di orientamento scolastico.
La ferma volontaria è la risposta delle forze Armate all’abolizione della ferma obbligatoria.
Va precisato però che dal 2004 la legge Martino (23 agosto 2004, n. 226) aveva sospeso e non soppresso il servizio di leva che rimane obbligatorio. Fors’anche per questo le forze armate acquisiscono personale di base attraverso un concorso.
Il colonnello Giuseppe Trani, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Taranto, col cipiglio da ufficiale parla della Difesa area, primo ed essenziale compito dell’aeronautica.
Il sapere che il nostro cielo è come una autostrada con tanti tutor che controllano ogni piccolo spostamento h24 per tutti i giorni senza interruzione, è una garanzia di pace per tutti.
E in questi tempi di incertezza mondiale è una vera assicurazione sulla vita
Tornando all’attività di formazione degli avieri, il Caputo dice che: “La Saram di Taranto è l’unica scuola per la ferma volontaria del Paese” questo per dire che i tarantini sono anche agevolati dal fatto che non devono viaggiare per fare il concorso.
La Cervellera spiega in che cosa consiste la prova concorsuale: un test di logica (tarato su livello di diploma di primo grado) che dovrebbe essere particolarmente facile per maturandi; un test fisico tra corsa e piegamenti, con tempi differenti tra donne e uomini.
Poi c’è la spiegazione dei compiti generali dell’Arma, nel soccorso sanitario, nei disastri naturali, in montagna, il servizio di contrasto alla sicurezza informatica, l’attività meteo finendo in bellezza nello spazio con gli astronauti. Per questi compiti, l’arma si dota di medici, ingegneri, informatici, psicologi, ecc.
Ecco il messaggio che arriva ai giovani, un’opportunità di lavoro e studio pagato dallo Stato. Che volere di più?
Quello che suscita ammirazione è la costanza nella divulgazione da parte dell’Aereonautica e personalmente la ritrovo anche originale rispetto ad altre forze armate.
Poi un ambiente con meno formalità, a parte il dovuto rispetto, fra diversi gradi.
Lo diceva una giovane ufficiale nei giorni scorsi. Forse perché è un’arma giovane, appena centenaria, rispetto a una Marina che a Taranto sta da oltre duemila anni, con le triremi dei greci che hanno insegnato ai romani come si fa per andar sui mari e l’esercito italiano che nasce con l’unità d’Italia e di anni ne ha di più.
L’Aristosseno non è la prima volta che fa orientamento in questo senso, un’iniziativa di orientamento è stata organizzata anche presso la Saram. Cosi dicono alcune ragazze.
Il colonnello Giuseppe Trani ci dice che il Provveditorato agli studi di Taranto ha diramato una circolare a tutte le scuole superiori.
Ecco come funziona la sinergia fra enti, tutti tesi a creare nuove opportunità per i giovani nel servizio al Paese, con la sicurezza che viene dal cielo. E come coincidenza sento un rombo e alzo gli occhi, nulla, forse nella mia testa c’è ancora il video mostrato dal colonello che spiegava lo Scramble verticale del caccia incursore. Dai siamo protetti!
Entro domani 30!!!!