La Corte di Strasburgo riconosce la violazione del diritto alla vita dei cittadini, colpiti dall’inquinamento e dalla gestione inadeguata dei rifiuti tossici.

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha emesso una sentenza storica condannando l’Italia per la gestione della crisi ambientale nella Terra dei Fuochi, un’area della Campania gravemente compromessa dallo smaltimento illegale di rifiuti tossici. La sentenza stabilisce che lo Stato italiano ha violato il diritto alla vita degli abitanti, non avendo adottato misure efficaci per affrontare l’emergenza ambientale e proteggere la salute pubblica.

https://www.rainews.it/video/2024/05/terra-dei-fuochi-le-immagini-della-discarica-abusiva-di-tufino-fb515b8e-fdb5-4ac4-b5d8-5b2140140266.html

La Terra dei Fuochi è tristemente nota per l’interramento e l’incenerimento illegale di rifiuti tossici, operazioni gestite per decenni da organizzazioni criminali. Il fenomeno ha causato un aumento preoccupante di patologie oncologiche e altre gravi malattie tra la popolazione locale. Nonostante numerosi studi e denunce, le autorità italiane hanno risposto in modo inefficace e tardivo.

http://www.corrierepl.it La Corte ha rilevato che l’Italia era pienamente consapevole della gravità della situazione sin dagli anni ’90, ma ha omesso di adottare misure concrete per contenere il danno e prevenire ulteriori conseguenze sulla salute dei cittadini. L’assenza di bonifiche efficaci e di politiche di contrasto adeguate ha aggravato il problema, esponendo gli abitanti a rischi inaccettabili.

Secondo la sentenza, l’Italia ha violato l’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che tutela il diritto alla vita. Le istituzioni avrebbero dovuto valutare meglio i pericoli legati all’inquinamento, adottare misure tempestive per fermare lo sversamento illegale di rifiuti e informare adeguatamente la popolazione sui rischi per la salute.

Ora, il governo italiano è chiamato ad attuare misure concrete per affrontare il problema, avviando interventi di bonifica e potenziando i controlli per impedire ulteriori danni. La sentenza rappresenta un monito per il futuro, sottolineando l’importanza di una gestione ambientale responsabile e della tutela della salute pubblica.

Le associazioni ambientaliste e i cittadini colpiti accolgono con favore la decisione della Corte, sperando che possa finalmente portare a un cambiamento concreto. Tuttavia, resta da vedere se lo Stato italiano sarà in grado di rispondere con azioni adeguate, ponendo fine a una crisi che da troppo tempo minaccia la vita e il benessere degli abitanti della Terra dei Fuochi.

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