di Vincenzo Caccioppoli
“In un momento storico così delicato è necessario costruire un’identità del popolo europeo, riscoprire e valorizzare le nostre origini e radici. E proprio dalle Marche, attraverso l’arte, vogliamo promuovere un modello senza tempo di ispirazione per l’Europa moderna: l’eredità di Federico II; ritrovare il senso delle nostre origini significa riscoprire il valore della cooperazione e del dialogo, principi che Federico II incarnò nella sua vita e nel suo regno”. Con queste le parole l’on. Carlo Ciccioli, Eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR ha inaugurato la mostra “L’eredità di Federico II: un modello senza tempo e un padre dell’Europa” al Palazzo Antall del Parlamento Europeo. Federico Ruggero di Hohenstaufen , nato a Jesi, il 26 dicembre 1194 – è morto a Fiorentino di Puglia, il 13 dicembre 1250, è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia(come Federico VII, dal 1212 al 1216), Imperatore dei Romani e re di Gerusalemme. Federico II di Svevia fu un uomo di ingegno eccezionale, universalmente considerato superiore ad ogni altro personaggio contemporaneo. Fu letterato, statista, condottiero, legislatore; ma oggi è ricordato soprattutto per la mentalità libera, eclettica ed anticipatrice.
Attraverso un viaggio cronologico e tematico, la mostra illustra l’immenso patrimonio culturale e politico lasciato da uno dei sovrani più illuminati della storia europea non a caso definito ‘Stupor Mundi’. Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero e figura centrale del Medioevo, è stato un precursore dell’idea moderna di Europa, ispirando una visione di dialogo, recandosi di persona in Terra Santa per siglare la pace con il Sultano Saladino progresso e cultura che risuona ancora oggi. Il fascino che circonda la sua persona è dovuto soprattutto al fatto che egli seppe interpretare contemporaneae molteplici situazioni che oggi ci appaiono fra loro apertamente contrastanti. E ciò non per incoerenza o scaltro opportunismo, ma perché dovette dominare un periodo di profondo cambiamento, dibattuto fra integralismo cattolico e stato laico; superstizione e scienza nascente; dogmatismo, eresie e libero pensiero
L’evento è curato dal Professor Fulvio Delle Donne, dell’Università di Napoli Federico II, autorevole esperto della figura di Federico II e della sua eredità storica. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta martedì 28 gennaio. con un intervento del Professor Delle Donne, che approfondirà il ruolo di Federico II nella costruzione di un’identità culturale e politica europea. Sarà inoltre presente, salvo imprevisti, il Ministro italiano alle Politiche comunitarie Tommaso Foti, in visita a Bruxelles in quel giorno. Sono certo che sarà l’occasione per rendere omaggio a questa straordinaria figura storica e ai valori che ha lasciato in eredità al nostro Continente». Molti gli esponenti del partito di Ciccioli presenti all ‘inaugurazione, compresa anche Antonella Sberna, vicepresidente del parlamento europeo.
“Esprimo la mia gratitudine all’On. Ciccioli per aver dato vita a questa importante iniziativa –ha detto la Vice Presidente del Parlamento Europeo- ra le nostre deleghe c’è proprio lo sviluppo della ” House of European History” un museo permanente della storia dell’Unione Europea dalla fondazione fino ad oggi che in futuro potrà ospitare esposizioni tematiche temporanee come questa.”