Disabilità e diritto allo studio: il caso di Tommaso scopre le carenze dell’inclusione scolastica in Italia

Tommaso, un ragazzo quindicenne con una forma grave di autismo, è stato rifiutato da 31 scuole superiori a Milano. I genitori hanno cercato un istituto che potesse accoglierlo, ma hanno ricevuto risposte negative con motivazioni che evidenziano le difficoltà del sistema scolastico nell’inclusione degli studenti con disabilità. Alcune scuole hanno dichiarato di non avere strutture adeguate o personale specializzato, altre hanno riferito di essere già al completo con il numero di alunni con disabilità. In alcuni casi, le richieste sono rimaste senza risposta.

 

L’episodio ha sollevato un acceso dibattito sul diritto all’istruzione per tutti. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha disposto un’indagine, ribadendo che la scuola deve essere inclusiva per ogni studente. La Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie (Fish) ha chiesto verifiche urgenti e, se necessario, l’applicazione di sanzioni per garantire il rispetto delle normative sull’inclusione.

Le sfide del sistema scolastico

Il caso di Tommaso mette in evidenza una serie di problematiche che da anni affliggono il sistema educativo italiano nel campo dell’inclusione scolastica. La mancanza di risorse adeguate è una delle difficoltà più rilevanti: molti istituti lamentano carenze economiche e la scarsità di docenti specializzati in grado di fornire un supporto efficace agli studenti con disabilità. Questo deficit strutturale si somma a una gestione poco efficiente delle risorse disponibili, con una pianificazione inadeguata che spesso non tiene conto delle reali necessità degli studenti con bisogni educativi speciali. Inoltre, il sovraccarico di alcune scuole, che già accolgono un elevato numero di studenti con disabilità, limita ulteriormente la possibilità di fornire loro l’attenzione e il supporto necessari.

 

L’autismo in Italia: dati e normative

L’autismo è una condizione sempre più riconosciuta a livello clinico e sociale, con circa 5 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia. Si stima che un bambino su 77, fino agli otto anni, presenti disturbi dello spettro autistico, con un aumento del 10% negli ultimi vent’anni.

A livello normativo, l’Italia ha adottato misure significative per promuovere l’inclusione scolastica e lavorativa delle persone con autismo. La Legge 134/2015 rappresenta un punto di riferimento fondamentale in questo ambito, stabilendo disposizioni per la diagnosi precoce, l’accesso a trattamenti personalizzati e il sostegno alle famiglie. Tuttavia, l’effettiva applicazione della legge si scontra spesso con le difficoltà organizzative e con la mancanza di risorse adeguate per garantire un’inclusione reale e funzionale nelle scuole.

Il Professor Simon Baron Cohen

A livello nazionale e regionale, sono attivi diversi progetti per promuovere l’inclusione delle persone con autismo. Tra questi, il laboratorio “Passi verso il lavoro” dell’ULSS 8 Berica offre opportunità di sviluppo di competenze professionali per giovani adulti con autismo, facilitandone l’inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità ha finanziato oltre 500 progetti mirati al supporto scolastico e lavorativo.

 

Nel 2025, l’Italia ospiterà importanti eventi dedicati all’autismo. Il summit “Autismo in età adulta”, previsto per il 21 febbraio, esplorerà i modelli di intervento terapeutico per adulti con autismo, ponendo l’accento sulle nuove prospettive di supporto psicologico e sociale. A seguire, il Convegno Autismi 2025 di Erickson, al quale parteciperà Simon Baron Cohen, Professore di Psicologia e Psichiatria all’Università di Cambridge, tra i maggiori esperti internazionali di questo grave disturbo, approfondirà temi come l’intervento integrato tra scuola, servizi e famiglie, la diagnosi differenziale e le strategie di inserimento lavorativo. https://eventi.erickson.it/convegno-autismi-2025/Home

 

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