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Un’aggressione, un delitto, un segreto oscuro, un commissario astuto, soprannominato Barbarossa.

È lui il protagonista del recente romanzo giallo Così parlò Barbarossa (Dialoghi Edizioni, ISBN 978-88-9279-521-1), scritto da Donato Sperduto.

Un uomo viene aggredito brutalmente per le strade di una cittadina del Sud Italia. Tocca al commissario Barbarossa, dall’intuito brillante e la barba rosso fuoco, seguire le tracce che portano a un uomo losco travestito da benefattore.

Tra delitti, sfruttamento e l’arrivo di una donna che non ha niente da perdere, Barbarossa metterà in atto uno stratagemma geniale per svelare la verità e smascherare il colpevole.

«Nella stanza numero 7 dell’ospedale era leggibile il nome Pasqualino Grieco. La stanza era sorvegliata da un poliziotto. Pasqualino era sdraiato sul letto, avvolto in lenzuola bianche che rispecchiavano il pallore del suo viso. Fortunatamente, l’agguato non era andato a buon fine: doveva la salvezza al sopraggiungere di alcuni passanti. I malviventi erano fuggiti di scatto, credendo di aver portato a termine il loro sporco lavoro. Una flebo collegata al suo braccio gli somministrava goccia dopo goccia limpide sostanze vitali. Sul torace si intravedevano delle bende che coprivano la ferita ai polmoni causatagli dalla lama delle forbici.»

Un giallo intenso e avvincente che vi sorprenderà.

Donato Sperduto ha scritto opere di narrativa quali Il sorriso del Piccolo Principe (2022) e Vedere senza vedere (2007). Inoltre, ha pubblicato saggi come Oltre il tempo e oltre la cuccagna (2023); Apparire o essere? (2020); Armonie lontane (2013); Il divenire dell’eterno (2012); Maestri futili? (2009).

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