L’arresto a Bolzano di un quindicenne affiliato a gruppi satanisti e neonazisti, pianificava omicidi di senzatetto per diffondere i video online, evidenzia una preoccupante deriva tra i giovani.
Recentemente, a Bolzano, un quindicenne è stato arrestato con l’accusa di terrorismo. Il giovane, affiliato a gruppi satanisti e neonazisti, pianificava attentati durante la cosiddetta “Settimana del terrore”. Questo episodio solleva interrogativi sulle cause che spingono i giovanissimi verso comportamenti così estremi.
Analisi del fenomeno
Negli ultimi anni, si è osservato un aumento di comportamenti devianti tra i giovani. Secondo il Rapporto ESPAD Italia 2023, realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Cnr-Ifc), si evidenzia un preoccupante ritorno della violenza giovanile nel nostro Paese. Nonostante la violenza sia storicamente più frequente tra i ragazzi, negli ultimi cinque anni si è registrata una riduzione del divario di genere, in particolare per quanto riguarda comportamenti come il danneggiamento di oggetti e negli atti di violenza fisica grave.
Un’analisi condotta da Transcrime ha rilevato che, sebbene il numero complessivo di reati minorili non sia in aumento, la gravità e la violenza di tali atti sono in crescita. Questo cambiamento qualitativo incide sulla percezione dell’insicurezza in città.
f.to Barbara Rinaldi
Fattori scatenanti
Diversi fattori possono contribuire a questa deriva:
- Isolamento sociale: La mancanza di integrazione e supporto sociale può portare i giovani a cercare appartenenza in gruppi estremisti.
- Influenza dei social media: L’esposizione a contenuti violenti o estremisti online può normalizzare comportamenti devianti.
- Problemi familiari: Situazioni di disagio o conflitto in ambito familiare possono spingere i giovani verso comportamenti antisociali.
- Disturbi mentali: Secondo la Società Italiana di Pediatria, un giovane su quattro nel nostro paese soffre di depressione, mentre uno su cinque manifesta disturbi d’ansia.
Prevenzione e intervento
Per contrastare questa tendenza, è fondamentale:
- Educazione e sensibilizzazione: Promuovere programmi educativi che affrontino temi come l’empatia, la gestione delle emozioni e la consapevolezza dei pericoli legati all’estremismo.
- Supporto psicologico: Offrire servizi di consulenza e supporto per i giovani che manifestano segni di disagio o comportamenti a rischio.
- Monitoraggio online: Implementare strumenti per identificare e intervenire su contenuti estremisti o violenti diffusi attraverso i social media.
- Coinvolgimento della comunità: Creare reti di supporto tra scuole, famiglie e organizzazioni locali per offrire un ambiente sicuro e inclusivo ai giovani.
L’arresto del giovane a Bolzano rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di affrontare con urgenza il fenomeno della devianza giovanile. Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare sarà possibile prevenire ulteriori episodi e garantire un futuro più sicuro per le nuove generazioni.