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Se oggi dovessi dare un consiglio a dei giovani studenti, direi loro di fare l’Erasmus.

A me aprì un mondo – correva l’anno 2003 – specie nel ritrovarmi (a Oxford) a contatto con ragazzi provenienti da ogni altro luogo possibile e organizzarmi, studiare in una lingua diversa, con metodi diversi, nutrendomi di altre atmosfere, altri modi di concepire le cose. Ricordo che quando feci ritorno nella mia Salerno ero un altro, un giovane uomo molto rafforzato, pronto ormai a qualsiasi (o quasi) tipologia di confronto e di sfida. Non a caso poi ho avuto ancora in Gran Bretagna lunghi soggiorni: a Reading, Warwick, Edimburgo, altre esperienze di studio, di insegnamento, di ricerca, di vita che sono da annoverarsi tra le pagine più belle della mia esistenza…

Coloro che criticano i periodi formativi all’estero mi lasciano davvero perplesso e di solito – mi sembra di intravedere – si tratta di gente che ha avuto molti privilegi nella propria vita e poca necessità di mettersi in gioco veramente per poter crescere.

Dunque, ragazzi miei, andate! Scoprite universi che vi aspettano per potervi completare, aiutandovi a sviluppare il “pensiero riflesso”, in altre parole aiutandovi a imparare a pensare… 

Video inedito sui miei studi all’estero:

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