di Dario Giannicola

 Il Codice della Strada quale strumento indispensabile per ridurre il numero di incidenti e promuovere comportamenti responsabili dell’utenza.
Fondamentale e vitale il ruolo delle Amministrazioni pubbliche e l’utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni applicate ai sensi dell’art. 208 del Codice della Strada.

La sicurezza stradale rappresenta una priorità fondamentale per la tutela della vita umana e per la convivenza civile sulle nostre strade. Il Codice della Strada, unitamente alle politiche di prevenzione e sensibilizzazione, costituisce uno strumento indispensabile per ridurre il numero di incidenti e promuovere comportamenti responsabili da parte di tutti gli utenti della strada. Nonostante i progressi degli ultimi anni, i dati relativi agli incidenti confermano la necessità di interventi sempre più incisivi in termini di controllo, educazione e prevenzione.
Il Codice della Strada, con delle regole fondamentali per la sicurezza, disciplina il comportamento degli utenti della strada, regolando la circolazione di veicoli e pedoni per garantire ordine e sicurezza. I principali ambiti di intervento sono le norme sulla velocità, con limiti differenziati in base alla tipologia di strada e ai mezzi di trasporto, la segnaletica stradale, fondamentale per comunicare le regole e orientare gli utenti, garantendo la fluidità del traffico, l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, quali l’obbligo di cinture, seggiolini per bambini e caschi per motociclisti; le norme per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che prevedono pene severe per chi mette in pericolo la propria sicurezza e quella altrui; le regole per pedoni e ciclisti, essenziali per la tutela degli utenti più vulnerabili, la prevenzione degli incidenti stradali.
La prevenzione, la correttezza e la consapevolezza restano, al di là delle norme, la chiave per ridurre il numero di incidenti. Tra le strategie fondamentali giocano un ruolo primario l’educazione stradale, attraverso iniziative scolastiche, quali la promozione dell’educazione stradale stessa, fin dalla scuola primaria per formare futuri conducenti responsabili, i progetti dedicati, tipo “Sulla strada con saggezza e in sicurezza”, che contemplano incontri educativi e laboratori pratici nelle scuole e le campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della guida sicura ed il rispetto delle regole.
L’attività di controllo si concretizza attraverso il lavoro delle forze dell’ordine che svolgono un ruolo cruciale nel garantire il rispetto del Codice della Strada, mentre le sanzioni deterrenti, l’applicazione di multe, il ritiro della patente e gli altri provvedimenti amministrativi e penali (come previsto, ad esempio, dall’art. 208 del Codice della Strada) restano strumenti efficaci per scoraggiare i comportamenti pericolosi. Fra le strategie e le buone pratiche è necessario il potenziamento dei controlli, soprattutto sull’eccesso di velocità, l’uso del cellulare e la guida in stato di ebbrezza. Il miglioramento delle infrastrutture stradali, la progettazione e la manutenzione, nel pieno rispetto dell’utenza, dovrebbero essere l’altra faccia medaglia per poter contribuire significativamente alla sicurezza stradale, così come la realizzazione di infrastrutture dedicate, quali piste ciclabili, attraversamenti pedonali sicuri, segnaletica chiara e dispositivi di sicurezza passiva, guardrail, rotatorie e dissuasori di velocità.
Nella prevenzione gioca un ruolo importante anche l’innovazione che oggi attraverso sofisticati impianti, sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e tecnologie come il cruise control adattivo e la frenata automatica d’emergenza riducono il rischio di incidenti.

Gli strumenti di monitoraggio, l’uso di telecamere e dei sistemi di controllo del traffico permettono di individuare tempestivamente situazioni di rischio,  concentrando l’attenzione sulla strada , riducendo al minimo i rischi alla circolazione.
Le principali cause degli incidenti stradali, nonostante l’esistenza di normative rigorose, restano i comportamenti scorretti e le carenze infrastrutturali.
Tra le cause principali troviamo: l’eccesso di velocità, la distrazione alla guida dettata spesso dall’uso del cellulare, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, il mancato rispetto della precedenza o dei semafori e le condizioni stradali inadeguate, quali buche, deformazioni del manto stradale e segnaletica insufficiente.
Un elemento fondamentale per migliorare la sicurezza stradale riguarda il ruolo attivo delle Amministrazioni pubbliche e il corretto impiego dei proventi derivanti dalle sanzioni del Codice della Strada, in particolare ai sensi dell’art. 208.
Una gestione utile e trasparente dei fondi avviene destinando  le risorse raccolte dalle sanzioni ad interventi diretti di miglioramento della sicurezza, quali: il potenziamento delle infrastrutture, attraverso investimenti per la manutenzione e la modernizzazione delle strade, l’installazione di segnaletica adeguata e la realizzazione di opere di sicurezza stradale, l’educazione e la prevenzione, mediante finanziamenti per programmi di educazione stradale nelle scuole, campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione per i conducenti, che favoriscano una cultura della sicurezza.
Di fondamentale importanza sono il coordinamento tra gli enti, le amministrazioni pubbliche, a livello locale e nazionale, hanno più che mai la necessità di dover lavorare in sinergia per pianificare e attuare interventi mirati, basati anche sui dati raccolti attraverso il monitoraggio degli incidenti; la collaborazione tra dipartimenti di trasporto, enti locali, forze dell’ordine e istituzioni educative; il controllo ed il monitoraggio, quale pratica essenziale sull’utilizzo dei fondi in modalità del tutto trasparente, sottoposti a rigorose e continue verifiche, in modo da garantire che le risorse siano impiegate in maniera efficace e finalizzate a ridurre il rischio di incidenti; la creazione di appositi organismi di controllo e la pubblicazione periodica dei rendiconti, indispensabili per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni; l’innovazione tecnologica che, con la destinazione di parte dei fondi, potenzierebbe il monitoraggio del traffico e la gestione integrata della sicurezza stradale, tramite l’impiego di sistemi di telecamere, sensori e software di analisi dei dati, di vitale importanza ed imprescindibili per consentire interventi tempestivi nei punti critici.

In ultima analisi è inderogabile la necessità di uno spunto riflessivo e propositivo rivolto alle Amministrazioni Pubbliche ed ai legislatori,  che ponga l’accento  sull’ l’utilizzo dei proventi delle sanzioni, tenendo ben conto che per ridurre ulteriormente il numero di incidenti e per salvare vite umane, è necessario un impegno su più fronti: incrementare i fondi per l’educazione stradale nelle scuole, promuovendo campagne di sensibilizzazione continue; potenziare dei controlli stradali e applicazione rigorosa delle sanzioni per comportamenti pericolosi, con particolare attenzione a situazioni di guida in stato di ebbrezza e uso del cellulare; migliorare le infrastrutture, elaborare con continuità la realizzazione ed il mantenimento di strade sicure e funzionali; incoraggiare l’uso di tecnologie sicure, attraverso l’incentivazione di veicoli dotati di sistemi avanzati di assistenza alla guida e soluzioni tecnologiche per il monitoraggio del traffico; applicare la trasparenza nell’uso dei fondi, mediante una efficace gestione dei proventi derivanti dalle sanzioni, secondo le previsioni dell’art. 208, destinata a interventi di sicurezza, educazione e innovazione infrastrutturale; monitorare costantemente le analisi dei dati, grazie all’utilizzo di statistiche e feedback, utili a pianificare interventi mirati e per valutare l’efficacia delle misure adottate.

Con responsabilità e correttezza,
per salvare le vite, serve principalmente adoperare ed impiegare

La sicurezza stradale non può prescindere da un approccio integrato che coniughi normativa, prevenzione, educazione e innovazione tecnologica. Il Codice della Strada rappresenta uno strumento fondamentale per garantire comportamenti responsabili, ma il successo delle politiche di sicurezza dipende anche dall’impegno delle Amministrazioni pubbliche e dalla corretta destinazione dei fondi raccolti dalle sanzioni, in particolare ai sensi dell’art. 208. Solo attraverso uno sforzo collettivo, che coinvolge istituzioni, forze dell’ordine e cittadini, sarà possibile ridurre significativamente il numero di incidenti e garantire a tutti il diritto a una mobilità sicura e sostenibile.
Occorre focalizzare gli obiettivi, necessita una volontà reale e non politicizzata, serve una visione complessiva degli strumenti e delle strategie per migliorare la sicurezza stradale, evidenziando come il corretto impiego delle risorse derivate dalle sanzioni possa contribuire in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

 

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