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Ci sono a volte definizioni che arrivano a gratificare molto l’animo di un poeta, specie in un ambiente artistico-letterario solitamente scevro di complimenti, ma pronto troppo spesso a negare con ferocia qualsiasi cosa buona venga proposta.

Allora mi si permetta di ringraziare il critico Francesco D’Episcopo per queste sue generose parole che si sommano ad una stessa definizione che con grande cuore vollero dare di me il Maestro Giorgio Bàrberi Squarotti, Alessandro Serpieri e Andrew Mangham.

Qualcuno, dunque, ha voluto vedere in me delle genialità e di questo sono loro grato, e non perché io mi ritenga in verità un genio, ma perché la loro definizione dimostra l’apertura mentale che gli stessi hanno avuto verso il prossimo ed è un qualcosa che sempre mi emoziona specie quando questo mi tocca così da vicino…

Video Francesco D’Episcopo in occasione della presentazione a Piano Vetrale “Paese dei Murales” dell’antologia Poeti Empatici Italiani (Genesi, 2025):

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