Il mondo femminile mi ha sempre incantato anche dal punto di vista della scrittura, nel senso che sono diversi i personaggi femminili a cui mi sono dedicato nel tempo.
Il primo, nel 2004, fu Mary con il suo diario di epistole, mai poi spedite alla sorella Luan che vive lontano dalla sua condizione disagiata famigliare. Mary è di una sensibilità estrema ma vive in un mondo troppo doloroso specie a causa della malattia mentale del padre.
Nel 2015 per il teatro scrissi Donna Giovanna, l’ingannatrice di Salerno, considerata innovativa della mitica figura del Don Giovanni. Antieroina Giovanna cerca la libertà, partendo dalla propria libertà sessuale. E’ sposata, ma vive una fase di cambiamento e dunque inizia a sedurre (e a ingannare) altre donne.
Diversi gli “io poetici” femminili nella mia poesia, così come al mondo femminile (a volte con difficoltà di genere sessuale) ho dedicato ampia parte dei miei studi e dei miei testi di saggistica a partire dal volume uscito in Inghilterra dal sottotitolo The Importance of Being Normal (Cambridge Scholars Publishing).
E proprio a una donna ho dedicato il mio ultimo dramma teatrale. Il testo si intitola Disamore (Genesi editrice) e racconta la storia di Matilde la quale non riesce più ad empatizzare con se stessa poiché gli altri non hanno saputo empatizzare con lei, fino all’autodistruzione.
La Donna è la metà più magnificente del mondo, proteggiamola! E ricordiamo sempre che un vero uomo potrebbe lasciare lividi nel cuore, ma mai suo corpo di una donna.