Sinossi
Ilaria Palomba, Purgatorio (AlterEgo), romanzo onirico al confine con il poema, affronta il tema del ritorno dalla morte e del percorso di purificazione di un’anima dopo essere stata sospesa tra i mondi.
Tra Clarice Lispector e Alejandra Pizarnik, un’esistenza sempre sul crinale della follia, un incontro in chat con un uomo misterioso che potrebbe essere qualcuno che la protagonista già conosce o che conoscerà.
Ci sono tre uomini in questa storia, l’uomo del passato H., l’uomo evanescente delle chat Hubert Melville, e l’uomo dell’eterno, Zadkiel, un essere metafisico giunto da un altrove. Il conflitto è tutto famigliare, con il padre e la madre, chiamati i Guardiani, il conflitto interiore con l’altra sé, la suicida. L’incontro con l’altro diviene specchio di sé in un flusso di coscienza in cui ciascuno potrebbe non esistere. Ovunque medici, operazioni chirurgiche, spazi metafisici, morfina.
L’innesto della veglia con il sogno, dei personaggi reali con quelli immaginari ne fa un incastro psicoanalitico e a tratti surrealista. La disabilità, la fisicità del corpo non è che un passaggio, una prova di resistenza come ponte tra io e non io, tra personale e impersonale. L’esperienza dell’ascesi è l’accettazione di una vita in cui la libertà del corpo è limitata e occorre riscoprire la magia del quotidiano per essere nel mondo.
Ilaria Palomba è scrittrice e poetessa. Classe ’87, è laureata in Filosofia, ha tenuto laboratori di scrittura creativa nei centri diurni di psichiatria e presso alcune scuole; tra le sue pubblicazioni: Fatti male, tradotto in tedesco per Aufbau-verlag, Homo homini virus (Premio Carver, 2015), Io sono un’opera d’arte, viaggio nel mondo della performance art, Disturbi di luminosità, Deserto. Brama, Vuoto, Scisma.