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LECCE – Non ci possiamo permettere il lusso di pronunciare che in Salento non vi è  falsa  gestione illecita dei rifiuti, dopo la Terra dei fuochi la criminalità si è incentrata  con le malefatte attività nel foggiano e potrebbe arrivare anche nel  Salento. Bisogna monitorare tutelare qualsiasi situazione sospetta e illecita: tir che non si sa dove siano vanno , capannoni abbandonati e pieni di rifiuti e  una moltitudini di situazioni con poca chiarezza  . Anche i cittadini devono venirci incontro: dobbiamo essere attenti tutti insieme per evitare che qualcuno utilizzi il Salento come una discarica di rifiuti da smaltire illecitamente. L’allarme è serio,concreto e reale  ”.

Ieri, il prefetto di Lecce, Natalino Manno, ha illustrato che bisogna alzare la guardia, a Palazzo dei Celestini, in occasione del convegno sulle azioni di sensibilizzazione e cooperazione sull’ educazione e formazione ambientale e sulla tracciabilità dei rifiuti, organizzato dall’ associazione imprenditoriale femminile Lavorosa e dal CSV Volontariato Salento (con il contributo del Gruppo Concrete). Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti è un importante sistema introdotto da pochi mesi per controllare e gestire  il percorso che fanno rifiuti e scarti industriali pericolosi . Il prefetto ha di recente chiesto a tutti i sindaci leccesi di sorvegliare strutture abbandonate e terreni più nelle periferie dei propri paesi per segnalare situazioni a rischio. Controllo del territorio   e digitalizzazione sono tutelare e salvaguardare  l’ambiente e la salute .“Innanzitutto voglio ringraziare la presidente dell’associazione nazionale dell’ imprenditoria femminile Lavorosa, Roberta Mazzotta, per aver voluto organizzare con CSV, Provincia e Comune di Lecce questo importante convegno sulla riforma messa in vigore  dal ministero dell’Ambiente che digitalizza le procedure di tracciabilità dei rifiuti – continua il prefetto – Così viene garantita l’attività di controllo e di intervento della polizia in maniera più veloce: basta l’accesso alla banca dati per capire il percorso che fanno i rifiuti. Prima era molto più difficile perché l’attività di controllo avveniva su registri cartacei. In questo modo c’è un interscambio informativo, una rete  con diverse banche dati che si possono incrociare. La polizia ha più mezzi per la lotta alla mafia ambientale. La formazione è fondamentale per migliorare l’azione delle forze dell’ordine e avere dei cittadini consapevoli”.

Il vicepresidente della Provincia di Lecce, Fabio Tarantino, chiarisce che l’ente provinciale vuole mettere al centro l’assistenza agli enti locali e al mondo delle imprese, che sono interessate alla gestione dei rifiuti da tracciare e smaltire: “Il nuovo sistema RENTRI (registro nel quale, per il momento si devono registrare obbligatoriamente le imprese più grandi) , come tutte le novità, deve essere capito e correggere se ci sono delle defiance nello stesso . La Provincia sarà portavoce nei confronti del governo e del legislatore per eventuali correzioni . La Provincia c’è ed è al centro di questa cabina di regia degli enti territoriali”.

“La tracciabilità digitale è una utile  opportunità che ci viene fornita e dobbiamo utilizzarla al massimo – spiega l’assessore all’ Ambiente Severo Martini – Dobbiamo impedire che ci siano meno danni alla salute e snellire  le procedure digitalizzate. A Lecce lottiamo quotidianamente contro l’abbandono dei rifiuti: bisogna far capire alle persone che stiamo difendendo il futuro dei loro figli con queste battaglie”. 

Il professor Prisco Piscitelli, vicepresidente della Società Italiana Medicina Ambientale ha evidenziato l’importanza della raccolta differenziata, con tassi in  percentuali troppo bassi in Italia: “Solo una piccola parte dovrebbe andare in discarica, ma invece siamo lontani milioni di anni luce dagli obiettivi del tasso di riciclo e’ fissato nella soglia del  55%, che ci aiuterebbe a non realizzare una discarica sulla falda, come sta avvenendo in questi giorni a Corigliano D’Otranto, e di evitare di far salire l’indice di rischio tumorale dovuto a una quantità enorme di rifiuti abbandonati nelle campagne”. Serve il controllo del comparto dei rifiuti e il governo ora è in condizione di farlo nel modo  più coatto possibile. All’incontro era presente una rappresentanza degli studenti del Liceo L.DA VINCI di Maglie che hanno relazionato e posto delle domande di natura tecnica ambientale  agli illustrissimi relatori.

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