Si indaga sulla regolarità del progetto “Milano – Residenze LAC – Parco delle Cave” e sulla vigilanza esercitata dal Comune di Milano nel rispetto delle norme urbanistiche

La recente sentenza del Consiglio di Stato, Sez. II n. 9415 del 2 novembre 2023, ha riaffermato che il controllo urbanistico-edilizio da parte dell’ente locale non è soggetto a limiti temporali. La verifica della conformità degli interventi edilizi al regime di edificabilità stabilito nei titoli abilitativi è un’attività che i Comuni sono tenuti a svolgere in maniera continuativa, garantendo il rispetto delle scelte di pianificazione e la tutela della legalità.

 

Secondo Pensiero Popolare Italiano, questa sentenza rappresenta un principio fondamentale per assicurare che le amministrazioni locali esercitino con rigore il loro potere di vigilanza. “È indispensabile che il Comune di Milano chiarisca se ha espletato tutte le verifiche necessarie sugli interventi attualmente sotto indagine, compreso il progetto noto come Milano – Residenze LAC – Parco delle Cave“, dichiara Fabio Desideri, segretario nazionale di P.P.I.

 

Stando alla giurisprudenza richiamata, il controllo dell’ente locale non si limita alla semplice verifica della regolarità formale dei titoli edilizi, ma deve includere anche un’analisi sostanziale della loro legittimità. In particolare, la sentenza specifica che il potere di vigilanza urbanistico-edilizio, disciplinato dall’art. 27 del D.P.R. n. 380 del 2001, riguarda tutti gli interventi realizzati senza titolo, in difformità da quello rilasciato o mediante l’uso di una tipologia edilizia non coerente con l’opera effettivamente eseguita.

 

Dati sulla vigilanza urbanistica

Negli ultimi anni, Milano è stata teatro di diverse indagini su progetti edilizi che hanno sollevato dubbi in merito al rispetto delle norme urbanistiche. Ad esempio, la riqualificazione dell’area ex Scalo Farini ha sollevato contestazioni legate alla destinazione d’uso degli immobili e all’applicazione degli oneri di urbanizzazione. In modo analogo, il progetto CityLife ha richiesto un’attenta valutazione da parte del Comune per garantire il rispetto delle volumetrie e degli standard urbanistici previsti.

Milano, Parco delle Cave, Residenze LAC: lo stato dei luoghi DOPO l’intervento (ph P.P.I.)

Per quanto riguarda il progetto “Milano – Residenze LAC – Parco delle Cave”, sarebbe utile conoscere i dettagli relativi alla data di rilascio dei titoli edilizi, alle verifiche effettuate dal Comune sulla conformità dell’intervento, agli oneri di urbanizzazione corrisposti e alla loro corretta quantificazione, nonché alle eventuali segnalazioni o esposti ricevuti da cittadini o associazioni in merito all’intervento.

 

Ristrutturazione o nuova costruzione?

“È fondamentale chiarire se l’intervento possa essere classificato come una ristrutturazione edilizia o, invece, come una nuova costruzione“, continua Desideri. “Nel caso si trattasse di una nuova costruzione, sarebbe stato necessario un Permesso di Costruire, che impone il rispetto degli standard urbanistici locali e il pagamento degli oneri concessori previsti dalla normativa”.

 

Alla luce di questo, Pensiero Popolare Italiano invita l’amministrazione comunale a chiarire quali verifiche siano state condotte e quali misure siano eventualmente previste per garantire il rispetto delle norme urbanistiche in questo specifico intervento edilizio. Inoltre, il confronto con precedenti casi analoghi potrebbe fornire un quadro più chiaro sulla gestione della vigilanza urbanistica da parte del Comune di Milano.

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