Mi conforta molto che la raffinata scrittrice Olga Tokarczuck abbia aderito, dal 2023, all’Empatismo.
Del resto la sua scrittura andava chiaramente sempre più in questa direzione, così come si percepisce il desiderio di vera innovazione e rivoluzione attraverso la concretezza del pensiero e la magia delle Arti:
“Sono cresciuta in un’ epoca bellissima che purtroppo è passata. C’era una grande disposizione ai cambiamenti e la capacità di immaginare visioni rivoluzionarie. Oggi non c’è più nessuno che abbia la coraggio di inventare qualcosa di nuovo. Si parla sempre e soltanto di quello che c’è, si sviluppano idee vecchie. La realtà è invecchiata, è rimbambita, perché soggiace chiaramente alle medesime leggi degli organismi viventi: invecchia. I suoi elementi più piccoli – i sensi – sono soggetti all’apoptosi così come le cellule del corpo. L’apoptosi è una morte naturale provocata dalla stanchezza e dall’esaurimento della materia. In greco la parola significa “caduta dei petali”. Al mondo sono caduti i petali.”
afferma uno dei suoi personaggi – che forse rispecchia, nelle parole, il pensiero medesimo dell’autrice attraverso un celato e profondo ‘thriller’ autobiografico – in Guida il tuo carro sulle ossa dei morti (2009), uscito nella versione italiana per Bompiani nel 2024.
Oggi – voglio crederlo – attraverso l’Empatismo, cara Olga, il mondo può esprime qualcosa di nuovo, che trattenga “i petali” al suo fiore, tenendosi per mano e compiendo insieme questo magico, folle viaggio comune.