Il XXI Secolo vuole svilupparsi sempre più nel nome dell’Empatismo. Un grande sogno partito ufficialmente nel 2020 con la pubblicazione del volume La Scuola Empatica (Giuliano Ladolfi editore) in cui vengono illustrati temi e motivi che hanno determinato la nascita della nuova corrente artistico-letteraria-filosofico-culturale.

Già nel 2017 un segnale importante era stato dato con l’ideazione del “Premio Internazionale Cilento Poesia” diventato in dieci edizioni uno dei più importanti a livello italiano e internazionale (finanziato dal Ministero della Cultura e sostenuto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Salerno e Avellino, quest’anno tra i premiati c’è stato anche il già Premio Nobel Jon Fosse).

Nel 2018 la creazione di Salento Cilento “Paese della Poesia”.

Svolta decisiva nel 2019: Menotti Lerro, insieme ad un gruppo di artisti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e ad altri artisti e docenti, fonda il Centro Contemporaneo delle Arti con lo scopo dichiarato di “dare gloria all’Arte”.

Il discorso inaugurale, tenutosi presso una TV locale (Rete7) di Vallo della Lucania, dal titolo “Sulle Arti”, viene definito dal filosofo Remo Bodei “Nuovo Manifesto sulle Arti” e da quel momento presentato come tale in luoghi di alta cultura, tra cui lo Storico Caffè Letterario Giubbe Rosse di Firenze, l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Salone del Libro di Torino e la Central Library di Edimburgo.

Nel 2020 l’Empatismo sorge anche come atto oppositivo alle chiusure fisiche e psicologiche che la Pandemia di Covid-19 aveva imposto al genere umano. La risposta fu dunque una chiamata empatica per tutti gli artisti (e non solo) a ricreare l’unità perduta dell’Arte stessa, simboleggiata ora da un nuovo personaggio: Unus, “Artista Totale”, figlio di Zeus e di una donna mortale ucciso e smembrato per invidia dai fratelli. Lo steso Unus, inventato da Menotti Lerro, viene poi anche disegnato dall’artista visivo Omar Galliani e sarà tra l’altro stampato sulla copertina della prima antologia dei Poeti Empatici Italiani (Genesi editrice, 2025).

IN POLEMICA CON LA STAGNAZIONE SCATURITA DALL’IPERTROFICO INDIVIDUALISMO CONTEMPORANEO, LA NUOVA CORRENTE PROPONE:

– Una ripresa degli studi classici come base per un’Arte colta, da innovare attraverso la consapevolezza, l’invenzione e lo studio.
– Il rifiuto del principio di “Tabula rasa”, sottolineando l’importanza della tradizione, cercando tuttavia di smascherarne eventuali limiti teorici o applicativi.
– I principi di indivisibilità e interdisciplinarità delle Arti.
– La ricerca della figura simbolica di “Artista Totale” (a tal proposito si veda anche il racconto concernente il nuovo “Mito di Unus” scritto da Menotti Lerro).
L’Artista Totale è anche inteso come il frutto di un’empatica condivisione tra artisti.
– Il Superamento del Modello Occidentale scientifico-specialistico e dunque dell’approccio logico-razionale.
– Il rifiuto dei principi di “univocità della visione” e sposa, invece, i principi del “punto di vista” e della “frammentarietà”.
– La denuncia del fenomeno delle eccessive influenze tra artisti, amplificato all’immediatezza dei mezzi tecnologici di comunicazione.
– Mette al centro l’esperienza, l’immaginazione, i sentimenti, il talento e lo studio.
– Una figura dell’artista maggiormente coinvolta nella società civile.
– Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso le Arti.
– Lo sviluppo delle Arti e della cultura attraverso le emozioni.

PER UN NUOVO RINASCIMENTO DELLE ARTI

“Considero l’empatia una via imprescindibile per arrivare all’altro. Una via di cui non si può fare assolutamente a meno”. Giampiero Neri

“L’empatia è ciò che ci consente di poter comunicare con gli altri arrivando alla parte nascosta e libera dell’anima e della coscienza. È ascoltare e ritrovarsi con il linguaggio dell’arte, della cultura, il riconoscersi in un messaggio universale”. Michele Pecora

“Dal Monte Stella del Cilento al Monte Stella di Milano ai Montes Lunari, un fil rouge di bellezza, ognuno tracci il centimetro suo, ‘siamo piccole voci / per un coro grande’”. Vivian Lamarque

“La Scuola Empatica è il grande Movimento letterario, artistico, filosofico e culturale che caratterizza il XXI Secolo. Non poteva che uscire dalle macerie di questo surreale 2020 e non poteva che idearlo un genio assoluto cresciuto nella “poesia” di un contesto difficile come Menotti Lerro: simbolo meraviglioso della complessità moderna”. Francesco D’Episcopo

“Dal Postmodernismo all’Empatismo: una nuova era per le arti e un comune senso di unione sono iniziati.
Dall’isolamento sociale, dall’ironia sciocca e dall’Io ipertrofico, a una tendenza auspicata di sobrietà e di riunificazione delle Arti e delle persone, dei popoli.
L’Empatismo può dunque considerarsi un momento epocale di svolta, il primo movimento rilevante dell’era post-postmoderna. La Scuola Empatica, fondata nel Cilento da Menotti Lerro, rappresenta tutta la vera arte e cultura che la modernità può esprimere”. Mauro Afro Borella

“Credo di non aver mai scritto di un personaggio cattivo. C’è del buono in tutti i miei personaggi. Non mi piace scrivere di personaggi cattivi. Credo che questo abbia a che fare con la mia personalità.
Credo, inoltre, che l’Arte sia unica e indivisibile come il Movimento empatico afferma anche se ci sono ovviamente diverse abilità e diversi talenti”. Jon Fosse

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