Prompt Engineering: Strategie avanzate per ottenere risposte performanti da LLM come ChatGPT

Nel contesto del prompt engineering, l’obiettivo principale è quello di formulare input testuali capaci di attivare nei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) risposte pertinenti, coerenti e funzionali. Per ottenere questo risultato, è essenziale comprendere la struttura ottimale di un prompt, le tipologie di prompt (aperti e chiusi), nonché le strategie di reindirizzamento di output insoddisfacenti.

Struttura ideale di un prompt

Un prompt ben costruito presenta quattro elementi fondamentali:

  1. Contesto: fornisce al modello le informazioni necessarie per “ambientarsi”.
  2. Ruolo: assegna al modello un’identità (“Fingi di essere un insegnante di fisica…”).
  3. Obiettivo: chiarisce lo scopo della risposta (“Spiegami la relatività ristretta in modo sintetico…”).
  4. Formato atteso: specifica come dev’essere strutturata la risposta (es. elenco puntato, tabella, narrazione, ecc.).

Esempio:
 “Agisci come un consulente SEO. Voglio migliorare il posizionamento di un blog sulla nutrizione. Fornisci 5 suggerimenti in elenco puntato.”

Prompt aperti vs chiusi

  • Prompt chiusi tendono a generare risposte concise e dirette. Sono utili per ottenere dati specifici, definizioni o sintesi.
    • Esempio: “Cos’è il colesterolo HDL?”
  • Prompt aperti favoriscono la creatività e l’elaborazione complessa, ma richiedono un maggiore controllo sulla qualità della risposta.
    • Esempio: “Spiegami il ruolo del colesterolo HDL in un’alimentazione sana.”

Reindirizzare una risposta insoddisfacente

Quando la risposta non è adeguata:

  1. Riformula con maggiore specificità: aggiungi dettagli mancanti.
  2. Imponi vincoli: “Usa al massimo 200 parole” oppure “Cita almeno una fonte scientifica”.
  3. Scomponi il problema: richiedi una risposta in più fasi.

Tecniche avanzate di prompt engineering

  • Few-shot prompting: fornisce esempi per guidare il modello.
  • Chain-of-thought prompting: stimola il ragionamento esplicito passo-passo.
  • Role prompting: assegna un’identità precisa per aumentare coerenza e tono.
  • Self-ask prompting: invita il modello a porsi domande intermedie.

Simulazione pratica

Problema: “Come posso migliorare la visibilità di un e-commerce di cosmetici naturali?”

Prompt iniziale (troppo generico):
 “Dammi idee di marketing.”

Risultato: banale e superficiale.

Prompt raffinato:
 “Agisci come un consulente marketing specializzato in e-commerce. Il cliente vende cosmetici naturali e ha budget limitato. Suggerisci 5 strategie digitali low cost per aumentare visibilità e conversioni.”

Risultato:
 – Ottimizzazione SEO per blog a tema green beauty
 – Collaborazioni con micro-influencer eco-friendly
 – Campagne email segmentate
 – Programmi referral
 – UGC su Instagram e TikTok

Conclusione: la potenza di un LLM è direttamente proporzionale alla precisione del prompt. Il prompt engineering si configura quindi non solo come competenza tecnica, ma come vero e proprio strumento retorico e strategico.

Nat Russo

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