“La Via” – Mostra d’Arte e donazione all’ITIS di Trieste
Si conclude, il Progetto Espositivo di Arti Visive e Letterarie “La Via” (https://www.youtube.com/watch?v=AcekwZvoR1k – http://anforah.altervista.org/lavia/lavia.htm) che ritorna a Trieste, luogo da cui è partito, dopo circa diciotto anni d’itineranza per luoghi prestigiosi dell’Italia. L’esposizione, creata e curata da Fedele Eugenio Boffoli, con le traduzioni di Adriana Ostuni e più artisti partecipanti, troverà alloggio permanente presso l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ITIS di Trieste (in via Pascoli 31), a cui sarà donata, a disposizione di utenza e pubblico, e sarà visitabile tutti i giorni, con orario: 9/13 e 16/19. L’inaugurazione avverrà, presso il suddetto Ente, venerdì 2 maggio alle ore 11, alla presenza di S.E. Rev.ma Monsignor Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste. Il tema della Mostra è l’Arte, quale essenza, universale e metatemporale, a disposizione dell’Umanità e attiva nel ciclo trasformativo di vita-morte-rinascita. Espongono: Fedele Eugenio Boffoli, Paride Alessandro Cabas, Lucia Carraretto, Luigi Casale, suor Rosalba Facecchia ASC, Salvatore Marchesani, Anna Mossa, Rosa Pino, Marina Postogna, Isidoro Raciti, Mariagrazia Semeraro, Antonella Sidoti. – Ingresso libero, tutti invitati. – Pagina Facebook: https://www.facebook.com/media/set/?vanity=fedele.boffoli&set=a.24066007626335726.
“LA VIA”… dalla didascalia inaugurale alla mostra
<<E’ il 1999 il tempo della pubblicazione della “Lettera del Papa Giovanni Paolo II agli Artisti”, in cui il Santo Padre esorta gli artisti di tutto il mondo alla testimonianza, attraverso l’Arte, dei valori etici e universali della vita (“bellezza-bontà”…); ma ci vogliono alcuni anni prima che la Comunità di Artisti Anforah, fondata nel 2004, con la sua omonima galleria, in internet, di Arti Visive e Letterarie (con i patrocini di: Città di Trieste e Bari, Club Unesco di Udine), fornisca al Papa una sua significativa risposta. I promotori della Community sono infatti, già da tempo, in risonanza ai predetti temi e pienamente operativi, con le numerose attività svolte (mostre, spettacoli interdisciplinari, laboratori d’arte e comunicazione, progetti scolastici, presentazioni e pubblicazioni di libri, ecc.); e soprattutto si confrontano con pensieri, religioni e filosofie, di Oriente e Occidente e personalità di spicco, coerenti in tal senso, come ad esempio il teologo cattolico Don Divo Barsotti, che avvalla il loro operato. Nel 2007 arriva, quale risposta spirituale e materiale di Anforah alla Lettera del Pontefice polacco, nel corso del Festival Internazionale della Poesia di Trieste, l’inaugurazione del Progetto di Arti Visive e Letterarie la “Via, in Risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti”, che promuove nella rete internet (emergente frontiera della comunicazione del tempo) la teofania dell’Arte, con i suoi essenziali e universali archetipi, di cui gli artisti della Comunità si rendono interpreti, testimoniandoli con la loro personale esperienza, declinata attraverso la molteplicità delle differenti forme e linguaggi. Già dal 2008, Monsignor Gianfranco RAVASI (Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura) esprime attenzione e ammirazione al Progetto (…e ne entra periodicamente in corrispondenza).
E’ il 2010 l’anno in cui, nell’antica “Sala Templari” di Trani, con la Diocesi del luogo, per l’inaugurazione del “Centro Culturale S. Luigi”, si presenta per la prima volta la mostra di cui trattasi, in forma di realtà fisica e tangibile. Siamo nel 2011 e al Palazzo Costanzi di Trieste, per la Settimana Liturgica Nazionale e la locale Diocesi, si allestisce la mostra itinerante, con successo mediatico e di pubblico.
Segue, nel 2012, presso il Convento Francescano dell’Isola di Barbana – Grado (GO), per il “Centocinquantenario dell’Incoronazione della Madonna di Barbana”, l’allestimento dell’esposizione, con il patrocinio della Regione FVG e migliaia di visitatori, la mostra è inaugurata insieme a Monsignor Slawomir ODER, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, unitamente a una Messa Solenne che viene celebrata con le autorità e la presenza delle Reliquie del Santo Padre Giovanni Paolo II. La risposta a Karol Wojtyla è stata così resa e l’esperienza si è maturata; per rendere l’iniziativa più universale e sintetica e favorirne la sua maggiore portata comunicativa, si ritiene di sganciare la seconda parte del titolo “in Risposta alla Lettera di Giovanni Paolo II agli Artisti”, resta pertanto solamente “La Via”, i testi delle didascalie vengono tradotti in inglese e la mostra può aprirsi maggiormente al mondo, sulla base di un messaggio più archetipo e meno “polare”. Segue nel 2012 l’iniziativa nella “Sala Murat” di Bari (per la manifestazione diocesana “Notti Sacre”). E’ la volta, nel 2014, della celebre Abbazia, a cielo aperto, di San Galgano – Chiusdino (SI), a pochi metri dall’omonimo Eremo, con la spada nella roccia.
Nel 2015 “La Via” giunge a Pitigliano (GR), negli Ex Granai della Fortezza Orsini (sale del Sangallo). Nel 2015 la mostra approda all’antica Abbazia di Santa Maria di Follina (TV), per il “Centenario dell’insediamento, in loco, dei Servi di Maria”. Il 2016 vede una tappa dell’esposizione presso il Santuario di Santa Maria di Vena, per il “Giubileo della Misericordia e Festa della Madonna della Vena”, a Piedimonte Etneo (CT). Nel 2017 la mostra è allestita presso il Castello Carlo V e la Cattedrale di Monopoli (BA), per la “Ricorrenza dei 900 anni dell’approdo dell’icona di Maria S.S. della Madia”; nello stesso anno: nel Castello Federiciano e Chiesa Madre di Mesagne (BR). Il 2018 è la volta di Chiesa e Pinacoteca di S. Chiara, in Conversano (BA), e del Palazzo Ducale di Martina Franca (TA), in concomitanza della mostra “L’altra metà del cielo”, con opere di Pablo Picasso. Nel 2019 è il turno della Pinacoteca “Cantatore” di Ruvo di Puglia (BA) e della Galleria Spaziogiovani dell’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Bari. Il 2020 vede la mostra allestita alla Pinacoteca E. Perotti di Cassano Murge (BA).
Nel 2021 la prima tappa al Chiostro di San Francesco di Ostuni (BR), nella seconda (del 2024) si espone “Il Manifesto Etico Relativo”, attuale decalogo per proporre una regolamentazione, con gli strumenti dell’Arte e della Comunicazione, alle emergenti e contraddittorie realtà della globalizzazione, dei mercati, dell’avvento delle nuove tecnologie digitali, come l’intelligenza artificiale, ecc.
Oltre quelle citate, altre esposizioni sono state realizzate e finalmente, nel 2025, arriva la possibilità di stabilizzare l’intero Progetto itinerante presso l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ITIS), a Trieste, dove lo stesso è stato concepito e ritorna, trovando casa permanente, al termine di un lungo e proficuo e pellegrinaggio. – Fedele Eugenio Boffoli, ideatore e curatore del Progetto “La Via”>>.