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Si ami chi può” di Filippo Roma: un viaggio intimo a Chiaromonte, in Basilicata

Il romanzo “Si ami chi può” di Filippo Roma è un’opera che esplora con profondità le emozioni e le dinamiche delle relazioni umane, ambientata nel pittoresco contesto di Chiaromonte, un incantevole paesino della Basilicata. Questo libro, con la sua scrittura coinvolgente e le atmosfere ricche di sfumature, riesce a trasportare il lettore in un viaggio emotivo che unisce le bellezze naturali della regione e la complessità dei sentimenti umani.

“Si ami chi può” racconta la storia di personaggi alle prese con i propri conflitti interiori, le difficoltà delle relazioni interpersonali e la ricerca di un amore che sembra difficile da raggiungere o comprendere. Chiaromonte, con le sue strade strette, le case di pietra e la natura incontaminata, diventa non solo il luogo fisico in cui si svolgono gli eventi, ma anche un vero e proprio personaggio che incarna lo spirito della storia. Le colline lucane e la serenità del paesaggio fanno da sfondo a una narrazione che mescola riflessioni profonde con momenti di grande emotività.

L’autore usa la piccola cittadina come metafora delle fragilità umane: come un paesaggio nascosto e ricco di storia, le persone che vi abitano sono ognuna portatrice di una storia complessa e ricca di emozioni, proprio come le pieghe delle colline che circondano il paese.

La tematica centrale di “Si ami chi può” è l’amore, ma non un amore ideale o perfetto. Roma esplora la sua dimensione più complessa e difficile, fatta di tentativi, speranze e delusioni. Il titolo stesso suggerisce un’idea di amore che non si sceglie facilmente, ma che può essere conquistato solo attraverso la comprensione, il sacrificio e la ricerca autentica di connessioni umane sincere.

Le riflessioni che emergono nel corso della lettura pongono il lettore di fronte a domande universali sul significato delle relazioni, delle scelte che influenzano la nostra vita e sull’importanza di accettare se stessi e gli altri, nonostante le imperfezioni. Roma invita a riflettere sul valore dell’autenticità, sia nel modo in cui ci relazioniamo con gli altri, sia nel nostro approccio alla vita.

La scrittura di Filippo Roma si distingue per la sua intimità e autenticità. La sua narrazione scorre con naturalezza, creando una forte connessione con il lettore, che si ritrova a vivere le emozioni dei protagonisti quasi in prima persona. Lo stile fluido e poetico riesce a trasmettere la bellezza del paesaggio lucano e, allo stesso tempo, a dipingere con realismo i conflitti e i momenti di crescita interiore dei personaggi.

Roma non ha paura di trattare temi delicati, ma lo fa con una sensibilità che permette di entrare in empatia con i suoi personaggi, anche nei momenti più difficili. La bellezza della Basilicata emerge in tutta la sua forza evocativa: un luogo che, pur nel suo isolamento, rappresenta un rifugio per chi cerca di ritrovare se stesso.

“Si ami chi può” è anche un viaggio di scoperta del proprio io, attraverso le relazioni, le sfide e le difficoltà quotidiane. L’opera invita il lettore a riscoprire i legami autentici che uniscono le persone, a non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita e a dare valore a ciò che conta veramente. Attraverso le vicende dei protagonisti, il romanzo diventa una riflessione sul senso della vita e sull’importanza di ascoltare se stessi per poter amare veramente.

“Si ami chi può” è un libro che parla di amore, fragilità e resilienza, utilizzando la bellezza della Basilicata come sfondo per raccontare la forza emotiva delle sue storie. Filippo Roma, con la sua narrazione avvolgente, ci regala un romanzo profondo, che stimola alla riflessione e fa emergere tutta la potenza emotiva della nostra umanità. Un’opera che merita di essere letta non solo per la sua intensità, ma anche per la sua capacità di farci apprezzare la bellezza di un luogo e l’importanza delle relazioni umane.

Un libro che consigliamo a chi ama le storie di cuore, anima e territorio, un racconto che si radica nel profondo della Basilicata, ma che riesce a parlare universalmente a chiunque si trovi a fare i conti con le sfide e le contraddizioni dell’essere umano.

Gatta Maria Teresa

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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