Un romanzo nato dal cuore, che racconta la Sicilia più vera attraverso memoria, tradizioni e radici familiari. Edito da Aurea Nox.

Ci sono libri che non nascono da un’idea, ma da un’emozione che si porta dentro da sempre. Minnasecca è uno di questi. È il primo romanzo di Leonarda Brancato, pubblicato da Aurea Nox Casa Editrice, ed è molto più di una semplice storia, è un abbraccio alla sua terra, un racconto d’amore per la Sicilia e per le sue radici più profonde.

Leonarda Brancato, autrice di Minnasecca, tra le voci più autentiche della narrativa siciliana contemporanea.

Minnasecca non esiste sulle carte geografiche, ma è vivo e reale nella memoria dell’autrice. È un luogo immaginato, certo, ma costruito pezzo dopo pezzo con elementi veri, respirati fin dall’infanzia. Nelle sue pagine c’è la Sicilia dei piccoli paesi, quella delle tradizioni popolari, delle feste religiose, dei racconti sussurrati dalle nonne. Una Sicilia che resiste, nonostante tutto.

Leonarda ci tiene a sottolineare che, a dispetto di ciò che si crede, nel Sud ci sono ancora tanti riti antichi, tramandati oralmente di generazione in generazione. E chi è cresciuto in certi contesti li riconosce subito: preghiere che sembrano magie, gesti che curano l’anima, rituali che hanno il sapore dell’eterno. Tutto questo c’è in Minnasecca, e c’è anche quel senso tragico della vita che i siciliani sembrano avere nel sangue. Forse perché la storia dell’isola è fatta di dominazioni, di sogni infranti, di rinascite mai pienamente compiute.

Il titolo, così particolare, ha un significato profondo. Minnasecca è la sintesi perfetta di tutto ciò che il romanzo racconta. Ma per capirlo davvero, bisogna arrivare fino in fondo. È uno di quei titoli che acquistano senso pagina dopo pagina, fino a diventare simbolo.

E poi c’è l’aspetto più intimo, quello che rende questo libro ancora più speciale. Tra le pagine si nasconde una figura familiare, una persona molto cara all’autrice. È impossibile leggerlo senza percepire quanto ci sia di personale in questa storia. Perfino la copertina non è casuale, è una cartolina vera, datata 1939, spedita dal nonno Antonio – chiamato alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale – alla nonna. Un piccolo oggetto carico di memoria, di amore e di assenza, visto che quel nonno non è mai più tornato. Con questa immagine, Leonarda ha voluto ricordare lui e tutti i soldati che, come lui, sono rimasti “dispersi” per sempre.

Minnasecca è un libro che profuma di terra e di ricordi, ma anche di coraggio e di parole sincere. È il romanzo di una donna che ha deciso di raccontarsi attraverso la voce della sua Sicilia, ed è impossibile non riconoscersi almeno un po’ in quelle atmosfere, in quei sentimenti, in quel bisogno di appartenenza.

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