L’informatica non riguarda i computer più di quanto l’astronomia riguardi i telescopi.
L’Aforisma attribuito allo scienziato olandese, pioniere dell’informatica nel 1962, Edsger Wybe Dijkstra, sottolinea come l’astronomia non sia solo lo studio e l’approntamento di un telescopio, cioè dello strumento, ma la scoperta e l’esplorazione dell’universo. Pertanto l’informatica non è solo sviluppo tecnologico di hardware e software, ma esplorazione di nuovi sistemi di elaborazione delle informazioni, di sempre più nuovi casi di uso con efficaci e efficienti applicazioni in vari contesti.
L’intelligenza artificiale IA affascina e quasi disorienta per le potenzialità di utilizzo, molteplici i casi d’uso che emergono nell’adottare le tecnologie di IA in settori specifici, integrandole nei processi produttivi, amministrativi ed organizzativi aziendali, per aziende sia private sia di pubblici servizi, portando quasi a ritenere illimitate le opportunità per espanderla in specifici settori e nell’economia in generale.
Pensiamo alle opportunità dell’IA nella Pubblica Amministrazione, centrale e locale: centralini intelligenti, gestione automatizzata delle PEC, estrazione di informazioni dai documenti, elaborazione di bozze per le delibere, la trascrizione degli interventi nelle videoconferenze, il tutto ed altro ancora all’insegna di un incremento nella velocità, nella precisione nell’erogazione dei servizi pubblici, anche per l’assistenza sanitaria.
Per le bozze di delibere l’IA generativa impara dai documenti esistenti, si tratta di uno “use case” tipico, come ChatGPT. Le Chatbot sono il caso d’uso più classico per fornire assistenza su una problematica mediante risposte ad un prompt (inserimento manuale da tastiera) o con un riconoscimento vocale delle richieste, previo allenamento del modello di IA su una problematica.
Il caso dell’INPS è esemplare e riportiamo alcuni dati: 6 milioni di pec nel 2023, mediamente 16mila pec al giorno, decine di migliaia di ore-uomo di lavoro annuale che potrebbero invece essere impiegate per i servizi diretti all’utenza, anche per la stessa lavorazione delle comunicazioni pervenute e assegnate. La soluzione sviluppata dall’INPS ha consentito tutto ciò con lo smistamento automatizzato delle Pec in arrivo, senza alcun intervento del lavoro umano. Inoltre è in fase di realizzazione la gestione automatizzata delle richieste web: 2,5 milioni all’anno quelle attualmente gestite in due livelli, la gestione automatizzata consentirebbe l’invio immediato all’operatore del secondo livello. Addirittura si sta approntando un assistente virtuale sul portale internet, in un progetto PNRR.
Resta tuttavia fondamentale il supporto del lavoro umano.
Citando lo use case dell’estrazione automatica di informazioni e conoscenza dai documenti, con successiva classificazione automatica e smistamento, si osserva come sia necessaria la condivisione dei criteri di classificazione dei documenti. Un progetto, PADocs, mira a costituire una serie di vocabolari controllati a supporto della interoperabilità tra i sistemi di gestione informatica dei documenti. Il progetto è gestito da volontari e sono invitati a parteciparvi i responsabili della gestione documentale dei Comuni e/o chiunque si occupi degli archivi comunali (www.padocs.it).
Inoltre è sempre fondamentale l’opinione degli utilizzatori umani, non basta essere affascinati dall’IA, occorre individuare casi d’uso reali e necessari nei contesti lavorativi e produttivi.
L’UE, prima al mondo ad aver emanato un regolamento sull’IA nel 2024, si pone come obiettivo quello di divenire un leader mondiale nel settore dell’IA, come annunciato dalla Presidente von der Leyen a Parigi nel febbraio 2025, nel corso del vertice per l’azione sull’IA. Il Piano di Azione europeo si basa su alcuni pilastri fondamentali quali la “creazione di un’infrastruttura di calcolo e dati di IA su vasta scala, l’aumento dell’accesso a grandi volumi di dati di alta qualità, lo sviluppo di algoritmi e promozione dell’adozione dell’IA in settori strategici dell’UE, il rafforzamento delle competenze e dei talenti nel settore dell’IA, quindi la semplificazione normativa”.
Per definire ulteriormente le iniziative contenute nel Piano di Azione la Commissione ha avviato il 9 aprile scorso due consultazioni pubbliche, che saranno aperte fino al 4 giugno 2025, una di esse invita tutte le parti interessate a condividere le proprie opinioni sull’atto legislativo per lo sviluppo del cloud e dell’IA.*
La seconda consultazione è sulla strategia per l’IA applicata, con l’obiettivo di individuare le priorità di tutti i portatori di interessi, dando rilievo alle soluzioni e agli approcci strategici proposti, quindi definire le ulteriori misure occorrenti per un’applicazione più semplice del regolamento sull’IA.**
A maggio sarà avviata una terza consultazione pubblica sulla strategia per l’Unione dei dati.
L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti gli stake holders, a tutti i portatori di interessi, non solo nel mondo dell’industria, ma anche nella società civile, tra le autorità pubbliche, tra gli operatori della pubblica amministrazione. Le domande nella consultazione sono molto specifiche e vertono anche su come la Commissione e gli Stati membri possano sostenere e rappresentare meglio i portatori di interessi, le loro istanze, nell’attuazione della legislazione europea in tale ambito. L’esplorazione dell’IA apre nuovi universi, alcuni già presenti altri ancora in divenire, esplorarli ed esserne attori attivi, non semplici spettatori, è la chiave per il vantaggio competitivo.