Paolo Mieli definisce ciò che sta avvenendo a Gaza un “orrore”, ma non è il solo, sono molti coloro che fanno questa premessa quando affrontano l’argomento.

E dopo la premessa arriva il “però”. “Ciò che sta avvenendo a Gaza è un orrore, però…”. Però, se qualcuno accosta l’orrore perpetrato dagli israeliani in Palestina, all’orrore perpetrato dai nazisti al tempo di Hitler, Paolo Mieli si risente, non gli sta bene.  Ma per quale motivo l’inferno non può essere accostato all’inferno? Se l’accostamento non è possibile, significa che uno dei due non può essere definito inferno. Se un orrore non può essere accostato ad un altro orrore, significa che uno dei due non può essere definito orrore.

Deduzione: quando Paolo Mieli ed altri definiscono orrore i crimini perpetrati da Netanyahu a Gaza, non sono sinceri, dicono che si tratta di un orrore ma non pensano che si tratti di un orrore. Forse sbagliano la prima vocale, mettono la o al posto della e. Un semplice errore. Però… però Amnesty International ha dichiarato che “Israele ha commesso e sta commettendo un genocidio contro la popolazione palestinese di Gaza dopo il 7 ottobre 2023, attraverso le sue politiche, azioni e omissioni.

La documentazione dell’organizzazione prova che Israele ha commesso atti proibiti dalla Convenzione sul genocidio con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese a Gaza, che forma una parte sostanziale della popolazione palestinese”.

Renato Pierri

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