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Si sta concludendo lo spoglio delle schede elettorali in Canada

Non sappiamo ancora se il partito liberal raggiungerà i 172 seggi in Parlamento che gli consentirebbe di governare in autonomia..

Dopo le dimissioni anticipate di Justin Trudeau, leader del partito liberale – considerato da alcuni di centro da altri di centro sinistra – sia da leader del partito che da primo ministro, a causa del progressivo calo del consenso elettorale e delle dimissioni del vicepresidente, a causa delle reazioni giudicate troppo dure alle “minacce” di Trump, ha preso la leadership del partito nonché la carica di primo ministro Mark Carney. Le difficoltà di Trudeau erano anche legate dall’essere Premier d un governo di minoranza

Carney ha un curriculum di massimo rispetto paragonabile a quello del nostro Mario Draghi, essendo stato governatore della banca centrale canadese e di quella del Regno unito.

Ma a differenza di questo si è buttato in politica e in queste elezioni ha riportato il partito liberale al consenso di una volta.

Per il.momento non sappiamo se Carney sarà in grado di governare da solo. Potrebbe comunque contare sul sostegno del partito conservatore se, come sembra, Carney si concentrerà sui problemi economici, che potrebbero dare problemi al Canada, a causa delle minacce serie di Trump di dazi del 25% e di quelle meno serie di annessione del Canada.

Non mancano comunque da parte di Trump le promesse di dazi zero e di consistente riduzione delle tasse nel caso il Canada diventasse il 51 esimo stato degli Stati Uniti.

Carney tuttavia ha basato tutta la campagna elettorale su una politica estera volta a non scendere a compromessi con Trump, il che fa capire a scarsa efficacia che hanno.le esternazioni di Trump sul popolo canadese.

In politica estera inoltre Carney ha definito Trump un traditore e promesso di continuare a sostenere l’autonomia dei propri vicini, i groenlandesi. Fa riferimento anche di avere altre opportunità di accordi favorevoli. Forse si riferisce agli accordi commerciali stabiliti nel 2017 con l’Unione europea o a quelli che potrebbero stabilire con il Regno Unito, con cui formalmente condividono la corona inglese.

Il Canada comunque viene da una lunga tradizione di scambi commerciali con gli Stati Uniti, con cui condivide un confine di migliaia di chilometri e quindi al di là della propaganda elettorale e probabile che si giunga a un accordo.

Trump lamenta una bilancia commerciale tutta a vantaggio del Canada e non nasconde l’interesse per un paese grande quanto gli Stati Uniti ma popolato solo in un decimo.del territorio. L’altro novanta per cento è perennemente ricoperto di ghiaccio. Ma i cambiamenti climatici potrebbero aprire nuove prospettive.

Possiamo aspettarci un rinnovo delle nomine di tre ministri di origine italiana? Dal nuovo ministro per l’immigrazione, Marco Mendicino, al confermato ministro della Giustizia David Lametti, al nuovo ministro del Lavoro Filomena Tassi. Vedremo

Sh Canada

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