Jerome Klapka Jerome (1859–1927) fu uno scrittore e umorista inglese, noto soprattutto per il romanzo Tre uomini in barca (per tacer del cane), considerato un classico dell’umorismo britannico.

Cresciuto in povertà a Londra, iniziò a lavorare molto giovane svolgendo vari mestieri, tra cui l’attore, esperienza da cui trasse i primi racconti pubblicati.

Dopo un avvio difficile e criticato dalla stampa, ottenne un enorme successo popolare grazie al suo stile ironico, basato sull’osservazione della vita quotidiana piuttosto che su battute grossolane.

Oltre a Tre uomini in barca, scrisse anche Pensieri oziosi di un ozioso e Tre uomini a zonzo (1900), il seguito del suo capolavoro.

 Collaborò con varie riviste, come The Idler e To-Day, e divenne noto a livello internazionale anche come conferenziere.

Pacifista convinto, durante la Prima guerra mondiale si offrì volontario come autista di ambulanze.

Tra le sue opere successive più importanti si contano. Tutte le vie conducono al calvario (1919), più riflessiva e drammatica, e la sua autobiografia. La mia vita e i miei tempi (1926), pubblicata poco prima della morte.

 Il libro di oggi “tre uomini a spasso”  (1900) è un romanzo umoristico di Jerome K. Jerome, seguito del celebre Tre uomini in barca”

Mentre il primo era nato come guida storica sul Tamigi, questo secondo libro è concepito fin dall’inizio come opera comica.

I protagonisti, gli stessi del primo romanzo, intraprendono un viaggio in bicicletta attraverso la Germania e brevemente a Praga, senza una meta precisa, solo con l’obbligo di tornare al punto di partenza entro un certo tempo — il significato del termine tedesco “Bummel”.

Il libro è una satira affettuosa del carattere tedesco, del suo ordine maniacale e dell’obbedienza cieca all’autorità, ironizzando anche su usanze come il duello studentesco o il rigido amore per la geometria e la pulizia.

Le situazioni comiche nascono dalla goffaggine dei tre inglesi in un contesto culturale a loro estraneo, amplificata dalle loro stesse convinzioni stereotipate. Jerome osserva con ironia anche il ruolo delle donne tedesche, che appaiono più moderne e indipendenti di quanto si aspettassero i protagonisti.

Pur pensato per sfruttare il successo del suo predecessore, Three Men on the Bummel ha valore autonomo per l’abilità narrativa di Jerome nel trasformare eventi ordinari in avventure grottesche e irresistibilmente comiche.

Per leggere il libro scarica da qui

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