Non si sono ancora attutiti gli entusiastici commenti dopo la storica esibizione, or sono due giorni fa come direttore d’orchestra dei Berliner, del mezzo-pugliese-molfettese Riccardo Muti, tanto c’è chi ha ricordato che l’evento del 1° maggio 2025 (di cui abbiamo già scritto sul “CorrierePL”) è stato preceduto da un altro grande avvenimento musicale ma risalente a circa 60 anni fa. .
Pochi sanno infatti che un’altra famosa orchestra europea, i Wiener Philarmoniker – che dopo i Berliner resta tutt’ora la seconda compagine di fama mondiale in ragione della sua eccezionalità- è stata a Bari alla fine degli anni Cinquanta (1957) quando, guidata da Herbert von Karajan in persona venne qui ospitata per due serate di grande musica in occasione di una edizione dell’allora famoso ‘Maggio Barese’.
I due concerti si tennero anche allora al teatro ‘Petruzzelli’ e le cronache raccontano che l’evento fu così inatteso (sebbene straordinario!) che si faticò non poco a riempire il grande teatro di corso Cavour. Abbiamo noi stessi accertato – dietro preziosa indicazione del m° Michele Marvulli- che Nino Rota in persona, da poco designato direttore del Liceo musicale cittadino poi passato in Conservatorio di musica statale, assistè il 2 maggio 1957 a quel concerto, insieme al suo prediletto docente di pianoforte Marvulli, ma in posti a sedere non proprio felici!
Oggi, la Grosse Musik (la grande musica) per fortuna a Bari ha fatto passi da gigante, tanto che i Berliner hanno dato conferma della loro indiscutibile bravura in considerazione anche del programma voluto da Muti che prevedeva l’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini seguito dalla scene orchestrali, invero poco note e poco eseguite, de I Vespri Siciliani di Verdi. Il ‘concertone’ come s’usa dire oggi in ben altri e più modesti ambiti…, prevedeva infine la Sinfonia n. 2 di Brahms che ci ha rivelato un Muti forse un po’ troppo fedele al proprio gesto direttoriale ‘italico’. Inutile sottolineare che il teatro, colmo sino all’inverosimile ha risposto entusiasta con una standing ovation e scroscianti applausi!
Pierfranco MOLITERNI