L’arte figurativa dei ceramisti greci ben presto abbandona le figure nere per raffigurare una nuova tecnica a figure rosse che diventerà prevalente nella Magna Grecia.

Le ceramiche apulo lucane rappresentano un enorme patrimonio culturale e artistico che ancora oggi dopo oltre duemila anni ci parla con il linguaggio delle immagini. I

Corteggiamento Omosessuale

Vasi Apulo Lucani diventano oggetti ricercati per cerimoniali e arredamento delle residenze dei benestanti,le dimensioni diventano imponenti ne sconsigliano il rischio di grandi spostamenti dalle officine di produzione che caratterizzano ancora oggi i migliori artisti con opere attribuibili a singoli maestri, ai quali è stato dato un nome convenzionale (“Pittore”, o “Gruppo di” seguito generalmente dal nome della città in cui si trova ora il vaso riconosciuto come capostipite della serie, o dal nome di soggetti particolari riproposti spesso dall’autore.La crisi della produzione di vasi ad Atene sia per la peste che per la trentennale guerra del Peloponneso portò all’emigrazione di ceramisti che approfittando della fondazione della Colonia di Turi cominciarono un’attività produttiva di vasi “protoitalioti” nell’arco del golfo Taranto 440 a.C. In questo ambito si distinguono due scuole, una lucana e una apula. Le maggiori personalità del gruppo protolucano sono:Il Pittore di Pisticci, il Pittore di Amikos e il pittore di Policoro. La diffusione di questi artisti è notevole anche all’interno della Puglia: Ruvo, Ceglie, Monte Sannace.

Nel cratere un anziano pederastes corteggia il giovane erastes che punta il bastone a terra con fare minaccioso a rifiutare inizialmente come da tradizione i doni in evidenza soprattutto l’oca appoggiata alla cesta  è simbolo di erotismo come la statua con fallo eretto.

Lebes Gamicos con coppia di amanti sotto lo sguardo di Eros

Coppia di amanti è seduta su un rialzo del terreno coperto da un mantello. La donna, distesa sul corpo del giovane, ha la testa di profilo rivolta verso l’alto ed il busto di tre quarti verso destra. Flette entrambe le gambe, ben aderenti al suolo, e apre le braccia accarezzando la testa del giovane con la mano destra e portando verso il basso il braccio sinistro con la mano abbandonata. Indossa un sottile chitone che lascia scoperti il seno e la spalla sinistra e calzari chiusi. Il giovane, nudo, inclina la testa, di profilo verso sinistra, cercando le labbra dell’amata. Solleva la gamba destra, flessa al ginocchio e resa di profilo, e la interpone tra le gambe della donna. Il giovane accarezza con la mano destra un seno della donna e regge con la sinistra una tenia. La testa, dalla corta capigliatura, è cinta da una benda. In alto, accanto alla coppia, è sovraddipinto uno specchio; in basso è dipinta una lira a cinque corde, appoggiata ad un rialzo del terreno. La cintura slacciata indica il rapporto sessuale già avvenuto.

Mani sulla testa e Sguardo al corteggiatore a cui si finge di sfuggire

 

Umberto Palazzo

Editorialista de Il CorriereNazionale.net

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.