Iniziare il cavallo alla campagna
Organizzare delle sessioni di lavoro fuori dall’abituale rettangolo è un’occasione di
crescita e di grande divertimento per cavallo e cavaliere, e questo deve essere il
sano principio che ogni appassionato di equitazione dovrebbe sperimentare ed
acquisire.
Per i cavalli si tratta di un tipo di lavoro molto stimolante, sia fisicamente che
mentalmente, di certo più completo di quello limitato a una singola disciplina.
Utilizzare l’ambiente che ci circonda con un po’ di fantasia e ingegno è alla portata di
tutti: serve semplicemente usufruire della campagna, ma normalmente dove ci sono
cavalli questo elemento non manca.
Professare equitazione di campagna oltre a qualsiasi disciplina si pratichi, non solo
all’interno di un rettangolo per il lavoro in piano, è una piacevole alternativa per
arricchire il legame e la relazione per tutte le attività che svolgiamo con il nostro
animale.
Chi ha avuto la fortuna di imparare la tecnica equestre dal mondo militare è
perfettamente a conoscenza di come le forze dell’ordine fossero portatrici di una
forte cultura equestre, sviluppata soprattutto all’esterno, lavoro che garantiva al
binomio una totale disciplina che sfociava nel reciproco rispetto, educazione,
controllo e metodo.
Le sessioni di lavoro e allenamento venivano svolte spesso all’esterno, tra andature
e ostacoli in terreni vari e dislivelli naturali, il tutto con attenzione all’assetto del
cavaliere, al suo equilibrio e alla condizione fisica del cavallo.
Questo tipo di lavoro andrebbe incentivato anche oggi sia per gli agonisti che per gli
appassionati che si avvicinano all’equitazione. Questa sarebbe sicuramente una
preparazione atletica ed emozionale per uomini e cavalli poiché l’ambiente naturale
permette di migliorare il binomio.
Cerchiamo di leggere e capire i vantaggi del lavoro in campagna. Queste
diventeranno sessioni di lavoro e addestramento in contesti che saranno più
gradevoli per entrambi.
Per il cavaliere lavorare in campagna significa affrontare in progressione difficoltà
emozionali maggiori. Quando montiamo all’aperto su terreni che variano
continuamente, il nostro benessere e la nostra forma fisica migliorano, il nostro
assetto guadagna in stabilità in sella e allo stesso tempo automatizza la capacità di
assecondare e di adattarsi ai vari cambi di equilibrio del cavallo.
Al nostro cavallo togliamo la monotonia del lavoro in rettangolo, regalandogli
maggiori motivazioni, lo abituiamo a sviluppare coraggio e intraprendenza nel
continuo affrontare terreni vari e diverse situazioni.
Il cavallo in natura è molto più motivato nell’attività e nell’impulso, diventando uno
stimolo anche per gli animali più flemmatici e indolenti. Infine, l’allenamento in
campagna risulta ottimale per tutto il fisico, dagli organi respiratori,
all’ossigenazione, all’intero sviluppo muscolare.
I vantaggi per il binomio sono enormi. Provate semplicemente a vivere un trekking
di tre giorni con il vostro cavallo, a stretta vicinanza. Vi accorgerete come il rapporto
cambia in maniera totale. L’affiatamento che nasce dal lavoro dentro le difficoltà
crea una relazione mai provata e che confermerete nel tempo.
L’ambiente naturale riporta voi, ma soprattutto il cavallo, a godere di una libertà che
si percepisce ad ogni passo, il superamento di ogni singolo intoppo, scoglio o
contrarietà diventa collante per entrambi.
Pertanto ricordatevi che è molto motivante affrontare sessioni di lavoro in
campagna, uscendo dal contesto ordinario delle lezioni a volte noiose e ripetitive del
rettangolo. Ogni uscita in campagna non é mai uguale a quella precedente.
Nel prossimo articolo, alcuni suggerimenti per capire come iniziare una attività di
questo genere.
Maitre Randonneur, Cav. Luigi Conforti