di Vincenzo Olita*

Storicamente il processo di integrazione europea è stato ideato per prevenire conflitti e per sostanziare ruolo e missione del Continente sullo scacchiere internazionale.

Il piano di riarmo propugnato dai vertici della Commissione europea, in risposta al drastico riposizionamento statunitense nel conflitto russo-ucraino, ha sortito, però, il paradossale effetto di catalizzare il ritorno di una politica di Potenza in Europa. Il poderoso progetto di riarmo della Germania, in primis, il protagonismo del Regno Unito che ambisce a dettare la propria linea politica oltranzista in funzione antirussa, il complementare personalismo Macroniano, dettato dalla preoccupazione di conservare un primato militare, hanno reso   impraticabile un percorso rivelatosi del tutto utopico.

Il persistente dominio ideologico di stampo neo-socialista e globalista nell’apparato politico-burocratico di Bruxelles, sempre più incompatibile con le radici culturali dell’Europa e con principi e visioni di un Liberalismo classico, contribuisce, poi, certamente, ad incanalare l’Europeismo verso un crepuscolare futuro.

Si spiega anche così la nostra lontananza dalla galassia di una informazione che, risponde a svariate logiche, ma non alla ricerca di verità, seppur approssimative.

In effetti, ciò che si ritiene una crisi dell’informazione, di fatto, è un interessato convinto supporto all’evanescente liquidità dell’agire politico, a metodi, percorsi, finalità e missioni che sarebbero incomprensibili, ma se strutturato con riconosciuta speculare professionalità, fanno, da modeste figure, degli osannati Statisti eun Papa da un sacerdote di campagna.

Si prospettano, così, scenari funzionali a specifici interessi del tutto estranei e lontani dal credere, dalle certezze e dalle visioni delle Genti.

Società Libera, con insistenza, si occupa di crisi e intrecci internazionali quanto mai lontani dalla nostra visione del mondo e dal liberalismo propugnato che individua nella libertà dei diritti naturali l’essenza dell’agire e del vivere in un Pianeta frastornato e confuso da logiche e prospettive al di là e al di sopra di bisogni e necessità dell’Umanità.

Da qui anche l’evento di Salerno dedicato alla crisi del progetto Ue e della sua ispirazione ideologica di matrice globalista.

Venerdì 9 maggio ore 18 Teatro S. Giuseppe via Bottiglieri, 21

*direttore Società Libera

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