La giornata di oggi è stata “assolutamente proficua. Credo che anche le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni sindacali abbiano potuto dare testimonianza del clima collaborativo in cui si sono svolti i lavori e il confronto”. Così il ministro del Lavoro Marina Calderone, al termine della lunga riunione con i sindacati a Palazzo Chigi, incentrata sul tema della sicurezza dei lavoratori alla presenza della premier Meloni. Che il bilancio del tavolo sia positivo è confermato dai commenti degli interlocutori del governo. Perfino il segretario della Cgil Maurizio Landini, mai troppo tenero con questo governo, questa volta ha dovuto ammettere, forse per la prima volta, di aver trovato orecchie sensibili da parte dell’esecutivo. Una notizia nella notizia.
Il segretario della Cgil, presente al vertice insieme ai rappresentanti di Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu, Cse, si è mostrato assai soddisfatto. “Per la prima volta abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta”, ha dichiarato aggiungendo che è c’è l’impegno di avviare incontri nei prossimi giorni al ministero del Lavoro, “ma con la regia della Presidente del Consiglio e il coinvolgimento anche di altri ministeri”. Naturalmente il numero uno del sindacato antigovernativo per eccellenza non può applaudire soltanto. Solo qualche giorno fa invece aveva dichiarato che senza risposte precise da parte dell’esecutivo avrebbe promosso una mobilitazione generale, nel suo stile assai combattivo, da quando a Palazzo Chigi siede Giorgia Meloni.
“Non esprimo giudizi di merito”, aggiunge Landini. “Ma per la prima volta, su tutta una serie di temi che abbiamo posto hanno formalmente dichiarato la disponibilità a confrontarsi ed entrare nel merito. Finora non era mai successo. Sarei uno sciocco se non ammettessi che oggi, sul piano del metodo del metodo, è successa una cosa diversa da quello che è avvenuto finora. Poi, che le risposte siano quelle che chiediamo noi è tutto da vedere”. Sul tema delle risorse ha fatto presente che il governo, per bocca del ministro Tommaso Foti, ha annunciato che sta lavorando su una revisione del Pnrr. In effetti come già detto anche durante il premier time al Senato questo governo sembra aver deciso di mettere sul piatto risorse e misure per contrastare la piaga diventata ormai insostenibile delle morti sul lavoro.
Il governo ha reperito ben 1,2 miliardi di euro da destinare alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, e i sindacato hanno dovuto riconoscerlo. come ha dichiarato il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, al termine del tavolo alla presenza della premier che ha lasciato il tavolo intorno alle 14. E ha proposto di convocare un nuovo incontro a breve, al ministero del Lavoro, con le sigle sindacali e le associazioni datoriali. “Hanno accolto tutte le nostre proposte”, azzarda il segretario della Uil. “Si è parlato di 1,2 mld, chiariamo che 600 mln erano già stati utilizzati per bandi in corso e 600 milioni vengono rimessi probabilmente da utilizzare su investimenti delle aziende. L’Inail potrebbe utilizzare tranquillamente 1,5 mld dei propri residui per interventi sulla sicurezza. Ci hanno risposto di sì, intanto utilizziamo i 600 milioni, ma c’è una disponibilità del governo a ragionare su ulteriori risorse. Il clima è positivo”. anche la premier presente al tavolo personalmente, insieme al vicepremier tajani, ai ministri Calderone, Urso e Foti e al sottosegratrio Alfredo Manmtovano, ha voluto rassicurare i sindacati, inviatndoli alla coperazione per arrivare a soluzioni efficaci e condivise.
a ragione per la quale siamo qui oggi” è “unire gli sforzi, anche e soprattutto per radicare nella nostra nazione una solida cultura della sicurezza sul lavoro che sia capace di prevenire le troppe tragedie che continuano a ripetersi, spesso con le stesse dinamiche e le stesse cause”. sono state le parole all’inziio dell’incontro a palazzo Chigi della premier Meloni rivolta ai sindacati presenti. “La politica – ha aggiunto la premier – non ha tutte le risposte, l’ho detto in tante occasioni e lo ribadisco anche in questa sede, perché sono convinta che dal confronto e dal dialogo con i corpi intermedi della società – come sono appunto le organizzazioni sindacali – possano emergere le soluzioni migliori ai problemi che dobbiamo affrontare”.