5 maggio 2025 – Nell’ambito della Conferenza Programmatica “Puglia 2030”, si è tenuto a Lizzanello il Tavolo Tematico 2 – Lavoro e Povertà, con un focus specifico su:
“Politiche per l’occupazione e vincolo di bilancio nell’Unione Monetaria Europea – rileggere Federico Caffè”. L’iniziativa, promossa dal Circolo PD di Lizzanello e Merine, ha inteso rilanciare un dibattito pubblico sulle politiche del lavoro, ripercorrendo il pensiero del grande economista Federico Caffè (1914–1987), figura chiave del keynesismo italiano e profondo critico delle derive neoliberiste.
Le analisi accademiche
Ad arricchire il confronto, gli interventi dei Professori Guglielmo Forges Davanzati e Maurizio G. Giuranno dell’Università del Salento, che hanno illustrato le basi teoriche dell’economia del benessere, sviluppate da Caffè sulla scia di Keynes e Beveridge. I relatori hanno approfondito il ruolo della spesa pubblica e della piena occupazione in un’ottica di giustizia sociale, soffermandosi anche sulle distorsioni provocate dai vincoli di bilancio imposti in ambito europeo.Al centro del dibattito, la perdita di potere d’acquisto di salari e stipendi a causa dell’inflazione recente, in un Paese dove il sistema produttivo – basato su piccole e micro imprese – fatica a innovarsi e a valorizzare il capitale umano.
Il rischio dell’impoverimento del Sud
È stato lanciato un allarme concreto sulle conseguenze del mancato sviluppo occupazionale nel Mezzogiorno: disoccupazione, precarietà, emigrazione giovanile, difficoltà di accesso al credito e spopolamento dei centri urbani. Un circolo vizioso che mina la sostenibilità dei servizi pubblici locali, sempre più compressi dalla riduzione del gettito fiscale.
CGIL e pianificazione territoriale: il lavoro come diritto strutturale
Tra gli ospiti, Tommaso Moscara, Segretario Generale della CGIL di Lecce, ha offerto un contributo mirato sui 5 quesiti referendari dell’8-9 giugno, sottolineando il nesso inscindibile tra tutela del lavoro e giustizia sociale.
Nel corso del confronto, si è proposta la necessità di rivedere la pianificazione urbana: aggiornare i Piani Urbanistici Comunali o, ancora meglio, avviare Piani Territoriali Intercomunali per riqualificare il patrimonio edilizio pubblico e potenziare l’offerta abitativa. Un’occasione anche per generare occupazione immediata nel settore edilizio e, a medio termine, in commercio, artigianato e servizi alla persona.
Verso una nuova legge regionale per il governo del territorio
Tali proposte si inseriscono nel più ampio percorso partecipativo avviato dalla Regione Puglia, finalizzato alla stesura della nuova Legge di Governo del Territorio – che andrà a sostituire la L.R. n. 20/2001 – e all’aggiornamento del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), risalente al 2015. L’incontro ha rappresentato un momento significativo di confronto tra politica, università, sindacati e cittadinanza attiva, per immaginare una Puglia più inclusiva, resiliente e attenta al lavoro come fondamento della dignità e della coesione sociale.