Folla in delirio a San Pietro all’annuncio solenne dell’Habemus Papam. In migliaia hanno salutato il nuovo capo della cristianità, Leone XIV
Mai come ieri l’emozione per l’elezione del nuovo Pontefice si é fatta voce universale di un mondo che anela alla pace e alla giustizia.
Erano in migliaia, oltre 150.000, in quella piazza che é simbolo di unione e di fratellanza. E, quando, intorno alle 19,15, la storica formula dell’Habemus Papam ha scandito la solennità del momento, San Pietro si é colorata dei mille colori delle bandiere sventolanti di tutto il mondo.
Con il nome di Leone XIV, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, il primo nella storia della Chiesa ha rivolto al popolo di Dio un abbraccio universale e le sue parole hanno assunto un valore ed un significato particolare nel momento storico attuale.
La Storia in quell’abbraccio
Visibilmente emozionato, con indosso gli abiti consueti del pontificato, Robert Prevost ha levato le braccia, spalancandole su un mondo che soffre, che chiede pace.
E pace é stata la parola che é risuonata in quel suo discorso denso di messagi rivolti ai potenti. A quanti lacerano le speranze, le vite di milioni di persone.
‘Una pace disarmata e disarmante‘, una pace che abbia in sè l’unica vera forza: quella del Vangelo.
Un messaggio chiaro, quindi, inequivocabile su quella che sarà la linea del suo pontificato, espressasi già nella scelta del nome, Leone.
Sibi nomen posuit Leonem
Prevost, agostiniano, uomo di cultura, ma anche missionario, nella scelta del nome, ha esplicitato il suo percorso futuro, decisamente bergogliano.
Un percorso uniformato a quei criteri di equità e di giustizia sociale che furono i punti cardine del pontificato di Leone XIII ( Papa dal febbraio del 1878 al 20 luglio 1903).
Leone XIII infatti, di fronte al dilagare di un industrialismo ancorato ad un liberismo selvaggio, nel 1891 ebbe la forza di firmare un documento straordinario per la Chiesa dell’800: la Rerum Novarum.
Un documento che diede avvio alla dottrina sociale della Chiesa, introducendo argomenti quali la giustizia sociale, i diritti dei lavoratori, ma parlando anche di socialismo e di capitalismo. Un Unicum per un Pontefice.
Una mission non facile
Di fronte alla complessità ed alla molteplicità dei problemi della storia dei nostri giorni, quest’uomo, venuto da lontano, ma che conosce perfettamente la realtà dei poveri e che ha dimostrato grandi capacità di mediazione in un momento difficile del pontificato di Francesco, saprà affrontare i mille ostacoli che attualmente si frappongono al raggiungimento della pace?
Ma, soprattutto, saprà gestire il non facile rapporto con i deliri di onnipotenza dei leaders che destbilizzano attualmente gli equilibri mondiali? A giudicare da quella determinazione, sottesa al suo discorso, sembrerebbe proprio di sì.
E allora non ci resta che sperare che finalmente si concretizzi quella pace disarmata e disarmante riassumibile in una sola parola: amore.