Egr. Direttore,
diciamolo francamente, il problema è che la Chiesa ha bisogno di aria nuova, di ecclesiali che si devono impegnare di più, devono essere più presenti, uniti, devono uscire dal tempio, devono collaborare di più con le famiglie sul territorio ed aiutare i giovani nelle scelte della vita come ha fatto Papa Francesco. Diciamo al prossimo pontefice che i laici devono avere il loro spazio nella Chiesa secondo quando detto dal Concilio Vaticano II.
I cristiani devono anche cambiare, rinnovarsi e formarsi, il mondo è cambiato e la Chiesa tutta deve aggiornarsi per aiutare anche la nostra società ed in modo particolare i poveri. C’è bisogno di un Papa che deve rinnovare la Chiesa ed in modo particolare le parrocchie. Nelle associazioni cristiane non possono rimanere sempre le solite persone che continuano a fare le stesse cose stantie e vecchie di secoli.
Per realizzare questo obiettivo, occorre un ricambio generazionale, ci vogliono nuovi volti giovanili, accettando e apprezzando la loro fantasia, la loro spontaneità e, perché no, anche il loro linguaggio,le loro esuberanze e le loro utopie. Loro potranno così costruire il futuro della nostra Chiesa e delle nostre parrocchie.
Ecco perché ci deve essere una trasformazione: dedicare ai giovani lo spazio necessario come protagonisti della nostra Chiesa insieme a tutte le famiglie della nostra società.
Facciamolo in tempo! I giovani hanno bisogno di sentirsi coinvolti personalmente, solo così avremo il ricambio nella Chiesa. Pensiamoci!
Cav. Antonio Guarnieri