“Filippo mi scrive che un falso messenger a mio nome gli chiede di andare in un negozio e comprare delle schede in cambio di preghiere. Ha la stessa foto della mia pagina ufficiale ma è un profilo falso. ATTENZIONE!!!”, ha scritto Don Francesco sulla sua pagina ufficiale.
Una truffa meschina, che colpisce chi ha fede, chi crede e si fida, sfruttando il volto e la parola di un uomo di Chiesa. Ma Don Francesco non ci sta e lancia un appello alla prudenza e alla denuncia.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Altri episodi gravissimi sono stati segnalati. In un frangente, a una donna con una figlia malata è stato chiesto di inviare denaro in cambio di preghiere. In un altro episodio, una ignara suora ha versato dei soldi convinta di contribuire alla costruzione di un asilo. Storie che fanno rabbrividire e che dimostrano quanto subdoli siano questi raggiri, capaci di colpire le persone più fragili e sensibili.
Come testata giornalistica vogliamo esprimere piena solidarietà a Don Francesco Cristofaro. È inaccettabile che persone senza scrupoli, prive di ogni senso di umanità, si accaniscano contro cittadini onesti approfittando della reputazione altrui per raggirarli.
Basta prendere di mira persone indifese sfruttando l’immagine pubblica di altri! Truffare è sempre un gesto vile, ma lo è ancora di più quando si maschera dietro la bontà e la fede.
Invitiamo tutti coloro che dovessero ricevere richieste sospette, anche se provenienti da profili apparentemente affidabili, a non fidarsi e a segnalare subito l’accaduto alle autorità competenti. Denunciate! Solo attraverso una rete di denunce sarà possibile fermare questi criminali digitali e assicurare alla giustizia chi si rende protagonista di questi atti spregevoli.