A cosa serve l’Arte? Qual è il suo scopo primario?
A niente servirebbe se non sottintendesse qualcosa di nobile e sempre utile.
Chi parla di “Arte fine a se stessa” non sa di cosa sta parlando…
L’Arte ha sempre un fine anche quando sembra non averlo. Per esempio può “semplicemente” divertire o entusiasmare o magari distrarre l’artista stesso (non è forse questo fine abbastanza utile?). Può poi naturalmente insegnare, indicare la via, mostrare come i gradi uomini del passato (o del presente) hanno risolto o tentato di risolvere i piccoli-grandi dubbi dell’umanità. 

L’Empatismo ha una finalità ben precisa, primaria, ovvero riunire le Arti e gli Artisti per suggerire ai popoli di fare altrettanto: dialogare e stringersi fraternamente nel nome dei sentimenti, dell’amore, del bello, del buono.
L’Arte è sempre Empatica quando è autentica. L’Arte narcisistica, al contrario, non lo è mai. Sono due pianeti che non potranno mai toccarsi, due rette parallele…

L’Arte narcisistica è rappresentata oggigiorno da ogni forma artistica mediocre e spesso prepotente, la quale, attraverso l’inganno, riesce in qualche modo a farsi strada. Conosco pittori eccelsi che non hanno mai esposto un quadro o poeti che non hanno mai pubblicato un libro. Conosco “artisti” famosi che davvero farebbero bene a chiedere l’oblio, magari dedicandosi ad altro nella vita anziché scrivere, dipingere, cantare, ecc. 

La società Contemporanea ha perso completamente la bussola. La corruzione e la mistificazione dominano la scena dando solo il cattivo esempio. Bisogna necessariamente invertire la rotta.

Siate Empatici! (se potete).

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