Sarà’ un momento storico per la popolazione e per il mondo la data del 19 luglio prossimo quando si compierà il primo ventennio dell’ascesa al trono del Principe Alberto II e che Il Sovrano celebrerà insieme a tutta la popolazione del piccolo ma concreto regno ( una città Stato indipendente ) interamente circondato dalla Francia e che si affaccia sul Mar Ligure, il secondo stato più piccolo del mondo, uno degli stati più antichi del mondo in quanto esistente in maniera continuativa dalla fine del XIII secolo.

Per sottolineare, se mai ve ne fosse bisogno, il profondo legame che lega la famiglia del Principe con la popolazione monegasca Alberto II ha dato appuntamento ai monegaschi il prossimo 19 luglio per una serata speciale: il 2025 è un anno ricco di date simboliche per la famiglia Grimaldi perché oltre ai 20 anni di regno, il Principato festeggia anche il 60° compleanno della Principessa Stéphanie, sorella minore del Principe, che ha compiuto gli anni lo scorso 1° febbraio e, nel rispetto della tradizione che prevede di celebrare i giubilei principeschi a partire dai 25 anni di regno – il Principe Alberto II ha superato la soglia dei 20 anni il 6 aprile senza festeggiamenti ufficiali – in omaggio alla scomparsa del padre Ranieri, il Palazzo del Principe ha condiviso una foto accompagnata da un messaggio semplice: “In memoria del Principe Ranieri III”; inoltre, il Principato festeggia anche il 60° compleanno della Principessa Stéphanie, sorella minore del Principe, che ha compiuto gli anni lo scorso 1° febbraio.

Sotto la guida di Alberto II il Principato ha vissuto una fase di crescita economica notevole, con un PIL che ha raggiunto i 9,4 miliardi di euro nel 2023, un aumento di quasi il 50% in dieci anni ed  il Principe si è distinto anche per il suo forte impegno nella tutela dell’ambiente attraverso la creazione di una apposita Fondazione.

L’Ambasciatore  del Principato di Monaco presso la Santa Sede, S.E. Philippe Orengo, ha inteso ricordare il ventennale con una celebrazione eucaristica celebrata da S.E. Rev.ma Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Città del Vaticano, al termine della quale ha evidenziato come quest’anno ricorrano vari anniversari che interessano il Principato, dal 150 anniversario della posa della prima pietra della monegasca Cattedrale di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione al 150ntenario della elevazione del rango di Incaricato di Affari della Legazione di Monaco presso la Santa Sede ad Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario di S.A.S. il Principe Carlo III oltre al 43mo anniversario della elevazione al rango di Ambasciata della ex legazione del Principato di Monaco.

Al termine della cerimonia religiosa tenutasi presso la Chiesa romana di san Luigi dei Francesi, S.E. l’Ambasciatore Orengo ha sottolineato come “ le terrificanti prospettive che si aprono all’umanità nel periodo che stiamo vivendo, forti dell’insegnamento di Albert Camus di scegliere tra l’inferno e la ragione, dobbiamo senz’altro propendere per la seconda ipotesi affinché la pace prevalga, mettendo sotto processo la guerra e la scia di disgrazie che essa comporta” e, tenuto presente che: “ lo Stato monegasco è profondamente innamorato della Pace al punto che S.A.S. il Principe Alberto I creò nell’anno 1903 l’Istituto Internazionale della Pace dedicato in particolar modo all’arbitrato permanente, al disarmo generale ed alla affermazione dello Stato di diritto”, la data del 28 giugno 2025 appare quella migliore per tenere presso la Santa Sede la Festa del Principe Alberto III “. 

Richiamandosi agli insegnamenti teologici di Sant’Ireneo incentrati sull’unità, sulla verità e sulla vera tradizione cristiana garantite dallo Spirito Santo, l’Ambasciatore Orengo ha evidenziato come “….l’identità nazionale dello Stato da lui rappresentato è fonte primaria di permanente ispirazione a favore della pace nel mondo”.

Inoltre, l’Ambasciatore ha richiamato ai principi della pace nel mondo anche Sant’Agostino d’Ippona, Sant’Ambrogio, San Girolamo e San Gregorio Magno “… gli ispiratori del pensiero che la Chiesa cattolica pone a fondamento della pace nel mondo e che trionfa ora con la celebrazione del trentesimo Anno Santo attualmente in corso, un anno giubilare  dominato dalla virtù della speranza che ci rende cristiani e che rappresenta il primo segno di speranza in grado di tradurre in pace la tragedia della guerra .

 S.E. l’Ambasciatore ha concluso il suo discorso evidenziando che: “… quello che stiamo vivendo è certamente il tempo del perdono, della riconciliazione, della conversione e della solidarietà nella carità, un tempo in cui lo Spirito santo, che guida i capi delle nazioni, può aprire le porte della pace” e, citando Papa Leone XIV, ha evidenziato come: “ la guerra non risolve i problemi, li amplifica ed infligge nella storia dei popoli ferite profonde che richiedono intere generazioni per poter essere sanate “.

 Infine, il rappresentante del Principato, sempre ispirandosi a S.S. Leone XIV, ha posto in particolare evidenza il fatto che “ …in un momento in cui l’intera umanità sta invocando la pace “, anche il Principato da lui rappresentato è allineato nel grande desiderio che prevalga la verità e, con essa, la pace nel mondo.

Al termine della celebrazione eucaristica, tutti i partecipanti sono stati invitati ad un momento conviviale che visto riuniti rappresentati del mondo religioso, dell’economia e della diplomazia.

Andrea Gentili

foto Monte Carlo

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