“Tra la gente, senza palco e senza voce istituzionale. Ma con il coraggio della verità”
Venosa, 26 giugno 2025 – Non un palco, ma la piazza, e più precisamente lo spazio intorno alla fontana angioina. È lì che si è tenuto ieri sera il comizio dell’opposizione, voluto fortemente dai capigruppo Gianteo Tamburriello (Uniti per Venosa) e Marianna Iovanni (Venosa: Futuro è Impegno Comune), dopo che la maggioranza ha imposto lo smontaggio del palco utilizzato appena pochi giorni prima dallo stesso gruppo politico al governo, alimentato – tra l’altro – da energia pubblica.
Una forzatura simbolica e concreta, che non ha fermato la partecipazione: centinaia di cittadini hanno ascoltato e applaudito, soprattutto quando i due esponenti hanno toccato i nervi scoperti della gestione cittadina.
Tamburriello ha aperto con una denuncia durissima:
“È inaccettabile il silenzio sugli abusi edilizi dell’autoparco comunale, struttura riconducibile all’assessore alle attività produttive. Nessun riscontro, nessuna smentita. Si fa finta di nulla, ma noi non staremo zitti.”
Ha poi affrontato il tema della mancanza di rispetto istituzionale:
“Questo sindaco è ostile verso chi non si allinea. Lo ha fatto in passato, oggi colpisce il consigliere Lioy, reo solo di aver chiesto chiarimenti sulla questione delle C.E.R. È stato verbalmente aggredito, poi punito con la rimozione di tutte le deleghe. Questo è autoritarismo, non amministrazione.”
Sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili, entrambi i consiglieri hanno evidenziato zone d’ombra:
“È legittimo chiedere chiarezza quando ci sono rapporti commerciali riconducibili al figlio del sindaco. Il cittadino ha diritto di sapere dove finiscono i benefici pubblici.”
La dott.ssa Iovanni ha affondato sul piano etico e sociale:
“Come può un giovane intraprendere oggi una carriera politica, se il modello è il ‘familiarismo amorale’? Dove ogni incarico o beneficio sembra passare per relazioni personali?”
L’intervento ha toccato anche le problematiche più sentite dalla cittadinanza, tra cui il servizio rifiuti e i rincari della TARI:
“L’immondezza regna in molte zone della città. Ma invece di migliorare il servizio, cosa fa l’amministrazione? Aumenta le tariffe. È uno schiaffo a chi paga e vive nel degrado.”
Su questo punto si è registrato l’applauso più forte della serata, segno di un malessere diffuso che ha trovato voce in piazza.
Il comizio si è concluso con l’annuncio di una possibile mozione di sfiducia, per porre fine a quella che i due consiglieri hanno definito una “non amministrazione”.
“Non ci fermeranno con cavilli, veti o intimidazioni. La nostra forza è il consenso della gente, la loro è il silenzio e la paura della verità.” – hanno concluso Tamburriello e Iovanni.