Giovanni Scianatico Presidente del Rotary Club Bari a.r. 2024-2025

di Tommaso Garofalo

 

L’INCONTRO

Con Giovanni Scianatico, Ci siamo incontrati in un pomeriggio di giugno, quando il sole illuminava la pietra chiara della Masseria Lama San Giorgio.

Tra gli ulivi secolari che raccontano storie di silenzi e stagioni, l’aria profumava di terra antica e futuro sognato.

In quel luogo dove il tempo sembra rallentare, l’ospitalità si fa racconto, e l’imprenditorialità diventa visione, abbiamo incrociato lo sguardo attento e sereno del suo custode: Giovanni Scianatico.

Un Presidente con le radici nella terra e lo sguardo nel mondo

Giovanni Scianatico è un rotariano di lungo corso, socio del Rotary Club Bari dal 2004, di cui è diventato presidente il 1° luglio 2024. La sua storia personale e professionale è strettamente legata alla terra di Puglia, alle sue tradizioni agricole, ma anche a una visione moderna e sostenibile dell’impresa e del servizio.

Imprenditore agricolo professionale da oltre venticinque anni, ha dato vita a una realtà solida e innovativa nel settore della produzione e commercializzazione di frutta fresca – in particolare uva da tavola, olive e ciliegie – destinata ai mercati europei.

Con la stessa cura ha saputo trasformare un’antica masseria settecentesca in un agriturismo d’eccellenza, Lama San Giorgio, a Rutigliano, e ha aperto nel cuore del centro storico il B&B Palazzo Didonna, portando il valore dell’ospitalità pugliese in chiave autentica e contemporanea.

Accanto all’impresa, Scianatico ha sviluppato un intenso impegno associativo. È stato presidente di Agriturist Puglia, presidente di Agriturist Bari e vicepresidente di Confagricoltura Bari, contribuendo alla valorizzazione dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale.

Nel Rotary ha ricoperto con passione diversi ruoli: prefetto, tesoriere, segretario, consigliere. È stato insignito per ben nove volte del riconoscimento Paul Harris Fellow, segno di una dedizione concreta e costante ai valori rotariani.

Durante la sua presidenza, il Rotary Club Bari ha rafforzato il proprio profilo internazionale aderendo al progetto “Wasa Farm” in Tanzania, finalizzato a sostenere l’agricoltura sostenibile e la formazione dei giovani del villaggio di Wasa, in collaborazione con l’organizzazione Students for Humanity ODV. Un’iniziativa che unisce ambiente, educazione, sviluppo economico e solidarietà.

Giovanni Scianatico incarna pienamente lo spirito rotariano: agire con integrità, servire con competenza, costruire ponti tra le persone e contribuire con discrezione ma efficacia al bene comune.

La sua presidenza è guidata da una leadership silenziosa, ma ferma, fatta di ascolto, responsabilità e visione. Un esempio concreto di come le radici locali possano generare frutti globali.

L’INTERVISTA:

Presidente Scianatico, quali sono stati i principali obiettivi del suo mandato alla guida del Rotary Club Bari?

È stato un anno certamente impegnativo, ma ho avuto sempre il Club a sostenermi in tutte le iniziative. Essere il presidente del Rotary Bari (111 soci effettivi), più consorti) è sempre una sfida stimolante, ma al contempo hai una compagine che è una “miniera di idee” e inoltre non hai il problema dell’assiduità…

Quali progetti concreti ha realizzato o avviato per le comunità di Bari durante la sua presidenza?

Le iniziative più importanti collegate alla raccolta fondi sono sempre le più belle. Direi che il Musicol di luglio con 350 presenze dedicato alla creazione di una azienda agricola a Wasa in Tanzania è stato un buon inizio.

Il motto del Rotary è “Servire al di sopra di ogni interesse personale”. In che modo questo principio ha guidato le attività del Club sotto la sua leadership?

La difficoltà maggiore è impiegare bene i soldi che i soci e gli sponsor ti affidano.

C’è un progetto in particolare, tra quelli portati avanti quest’anno, che considera simbolico del legame tra il Club e il territorio?

Abbiamo svolto service importanti nella città metropolitana.
Il primo è con la collaborazione dell*Istituto Sant’Agostino di Noicattaro sulla selettività alimentare nei bambini autistici. Un service che ha prodotto anche risultati di approfondimento scientifico nella gestione del problema.

Come ha coinvolto i giovani e le scuole dei due comuni nelle iniziative rotariane?

Sicuramente il nuovo modo di interpretare gli Interclub con i Club Metropolitani.
Sono stati 5 riunioni paritarie che hanno molto contribuito alla raccolta fondi in particolare per la Polioplus

In che misura il Club ha collaborato con le amministrazioni comunali o con altre realtà associative locali per amplificare l’impatto delle sue azioni?

Abbiamo avuto ben 11 nuovi soci quest’anno e due sono trentenni.
Una forza che subito si è occupata degli aspetti della comunicazione.
Ricordo inoltre la fortissima collaborazione con il Rotaract Bari e con il suo presidente Alessandro Piccolo.

Qual è stata la risposta della cittadinanza di Bari alle iniziative promosse dal Rotary?

Sicuramente la festa degli Auguri a dicembre con 200 partecipanti e le considerazioni tenute da Padre Francesco un giovane francescano di 24 anni tanto umile quanto colto..

Il Rotary è anche internazionalità e visione globale: ci sono stati progetti con una proiezione oltre il territorio locale?

Sicuramente avere il focus sulle azioni di servizio e avere sempre uno sguardo sul mondo.

Cosa lascia in eredità al suo successore e quali sfide auspica che il Club continui ad affrontare?

Siamo passati su Instagram da 100 follower a oltre 1250, siamo attrattivi.

Infine, cosa significa per lei personalmente essere rotariano e servire due comunità ricche di storia e identità come Bari?

Ogni presidente e ogni CD ha le sue caratteristiche che devono essere esaltate dalla continuità del piano strategico triennale.

 

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Nota della redazione

Tommaso Garofalo scrive per il web sulle  diverse nostre testate giornalistiche, occupandosi di storie del territorio, dialogo interculturale e cooperazione.
È attivo nel Rotary e promotore di iniziative tra Italia e Balcani.

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