Una scelta di sostanza: Corvino punta su Di Francesco
Nel cuore di un’estate in cui molte squadre di Serie A si affannano tra cambi in panchina e rivoluzioni tecniche, a Lecce la parola d’ordine è coerenza. Coerenza con i propri valori, con la propria filosofia sportiva, ma soprattutto con una visione del calcio che mette al centro il lavoro, la programmazione e la consapevolezza dei propri mezzi. Proprio in questo solco si inserisce la nomina di Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore della prima squadra, presentato ufficialmente da Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica, nel corso di una conferenza stampa che ha aperto ufficialmente il nuovo corso giallorosso.
Corvino, figura chiave nella rinascita del Lecce degli ultimi anni, ha introdotto il tecnico abruzzese con parole misurate ma ricche di significato, evitando toni eccessivi ma lasciando trasparire una fiducia profonda nella scelta fatta.“Mi limito nel raccontare Eusebio – ha dichiarato – perché il suo percorso parla per lui. Siamo certi che abbia tutte le caratteristiche per affrontare questa sfida: la professionalità, la competenza, l’entusiasmo e la fame giusta. Da parte nostra, come sempre, faremo il massimo, anzi, stavolta faremo ancora di più per garantirgli le condizioni ideali in cui lavorare.”
La scelta di Di Francesco, quindi, non è legata soltanto alla sua esperienza o alla sua notorietà, ma nasce dalla condivisione di una cultura calcistica che vede nel gioco di squadra, nella serietà quotidiana e nella valorizzazione del potenziale umano i veri strumenti di crescita e di successo, soprattutto per una realtà come il Lecce.
Famiglia, lotta e identità: il modello Lecce continua
Corvino ha poi ribadito con forza uno dei pilastri fondanti della visione tecnica e gestionale del club, sottolineando come il Lecce sia prima di tutto una comunità compatta, in cui ogni componente – dalla società allo staff tecnico, dai calciatori fino ai tifosi – ha un ruolo preciso e insostituibile nel costruire un’identità forte e condivisa.“Serve una famiglia – ha affermato – e questa è la chiave che ci ha permesso di arrivare fin qui. Non esiste successo senza l’aiuto reciproco, senza la capacità di sostenersi nei momenti difficili. Abbiamo raggiunto il quarto anno consecutivo in Serie A, ed è già un fatto storico. Ma non ci fermiamo: vogliamo proseguire questa favola onesta, fatta di sano realismo e di ambizione misurata.”
Corvino non ha nascosto la difficoltà della sfida che attende la squadra, anzi, l’ha definita con onestà quasi brutale, ricordando come ogni anno il Lecce parta da outsider, da “ultimo”, e debba quindi lottare con tutte le proprie forze per ottenere la salvezza. Ma ha anche sottolineato come questa consapevolezza non sia un limite, bensì una spinta a fare ancora meglio:“Siamo Lecce. Ci sentiamo Davide contro Golia. E non abbiamo mai avuto paura di combattere.”
Di Francesco: “Un progetto che mi somiglia”
Con tono sobrio ma carico di significato, Eusebio Di Francesco ha preso la parola per raccontare la sua emozione nel tornare a Lecce, città a cui è legato da un passato da calciatore e da un ricordo vivo e affettuoso.“Quando è arrivata la chiamata non ho avuto dubbi – ha detto – perché Lecce non è una piazza qualsiasi. È un luogo dove il calcio si vive con passione autentica, dove ho lasciato un pezzo di cuore. Ora torno con un ruolo diverso, ma con la stessa voglia di dare tutto.”
Di Francesco ha poi delineato i principi cardine del suo lavoro tecnico, dichiarando di voler proporre un calcio offensivo, dinamico, ma sempre equilibrato e rispettoso delle caratteristiche dei giocatori a disposizione.“Il mio calcio si basa sull’intensità e sulla qualità del possesso, ma non è un dogma. Credo nella flessibilità, nella capacità di adattarsi agli avversari e di trovare la soluzione giusta partita dopo partita. Non si tratta solo di un modulo: conta la mentalità.”
Il nuovo tecnico ha infine presentato il proprio staff, con particolare attenzione al lavoro del preparatore atletico maricordando Graziano Fiorita e all’equipe sanitaria, sottolineando come la preparazione fisica e mentale della squadra sarà un punto nevralgico per affrontare un campionato lungo e complesso come quello di Serie A.
Mercato su misura: profili adatti, non figurine
Nel corso dell’incontro, Corvino è tornato anche a parlare di mercato, spiegando con lucidità come l’approccio del club non sia quello di cercare nomi ad effetto, ma di individuare profili tecnicamente e mentalmente funzionali alla proposta di gioco. Ha elogiato il lavoro del direttore sportivo Stefano Trinchera, che condivide questa linea di pensiero, basata sulla compatibilità e sull’equilibrio tattico:“Non esiste un solo modo per giocare a calcio, ma esistono giocatori giusti per ogni modo. Kristović e Banda, ad esempio, hanno avuto annate difficili, ma con il giusto supporto psicologico e tecnico possono ancora dire molto.”
Di Francesco ha confermato che il modulo di riferimento sarà il 4-3-3, ma ha anche spiegato come sarà fondamentale avere elasticità tattica, capacità di leggere le situazioni e un regista in grado di unire qualità di palleggio e senso difensivo.
Infrastrutture, centro sportivo e progettualità concreta
Accanto all’ambito tecnico, la società prosegue anche lo sviluppo infrastrutturale, con due progetti chiave: la ristrutturazione del Via del Mare, in attesa di udienza e decisioni istituzionali, e la piena operatività del nuovo centro sportivo, dove il campo principale sarà presto pronto per accogliere gli allenamenti della prima squadra.
Il club ha voluto rassicurare tutti gli attori coinvolti – dalle imprese al territorio – sul fatto che le scelte saranno prese nel rispetto delle normative e con un piano solido. La crescita sportiva, per il Lecce, non può prescindere da basi organizzative stabili e moderne, che rendano sostenibile anche il futuro.
Falcone, tra presente solido e scenari aperti
Infine, Corvino ha risposto anche alle domande sul futuro del portiere Wladimiro Falcone, uno dei profili più chiacchierati del mercato. Senza sbilanciarsi, ha ribadito la stima nei confronti del calciatore ma ha anche chiarito lo stato attuale della situazione:“Falcone è un professionista esemplare, un ragazzo che ha dato tantissimo a questa squadra. Ma, come dico spesso, gli affari si concludono solo se tutte le parti sono d’accordo. E per il momento, non ci sono offerte ufficiali sul tavolo.” Il portiere resta quindi un punto fermo per il presente, ma il futuro – come spesso accade nel calcio estivo – resta aperto a valutazioni. Ogni decisione sarà comunque presa nel pieno interesse della società, del giocatore e dell’equilibrio del gruppo squadra.
Un Lecce che non cambia pelle: solo orizzonte
In un calcio sempre più frenetico, dove le idee spesso vengono sacrificate sull’altare del risultato immediato, il Lecce continua a distinguersi per un approccio coerente, fondato sulla pazienza, sulla sostenibilità e su un’identità solida. Con l’arrivo di Di Francesco, il club rilancia il proprio progetto tecnico senza snaturarsi, pronto a vivere un’altra stagione da outsider, ma con la convinzione che anche in mezzo ai giganti, chi lavora bene può far vale
re la propria voce.