Il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia ha fatto osservare in una nota stampa che pur di sparare contro il Ponte sullo Stretto, il leader di AVS Bonelli (‘Verdi e Sinistra’), rinnega le sue radici ideologiche e arriva all’assurdità di lamentarsi, con l’ennesima falsità, che le portaerei USA non potrebbero passare nello Stretto a causa del ponte.
Basta invenzioni, pertanto gli ha ricordato che come risulta dal progetto, il franco navigabile del Ponte sullo Stretto è di 72 metri per una larghezza di 600 metri in condizioni ordinarie di esercizio, ovvero a pieno carico delle corsie stradali e con due treni passeggeri in contemporanea.
Le portaerei moderne, come la Gerald Ford, è vero che hanno un’altezza fino a 76 metri, ma dalla chiglia all’antenna più alta.
In navigazione, con un pescaggio di quasi 12 metri, l’altezza effettiva sulla linea di galleggiamento è di circa 64 metri.
“Quindi anche le portaerei care a Bonelli passano senza problemi sotto il Ponte” ha sottolineato Germanà.
Per quanto riguarda la valenza militare, è ovvio che l’aumentata connettività della Sicilia rispetto al resto del Paese e dell’Europa assicurata dall’infrastruttura ha delle chiare implicazioni geopolitiche e per la difesa del territorio.
La macro regione calabro-siciliana è infatti situata in una posizione chiave nel Mediterraneo, fungendo da crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente.
Questa centralità è rafforzata dalla presenza di importanti basi militari italiane e NATO, rendendo il Ponte un’infrastruttura essenziale per la sicurezza nazionale e internazionale.
La realizzazione del Ponte sullo Stretto potrebbe contribuire a elevare notevolmente i livelli di efficienza ed efficacia dei processi organizzativi e funzionali di safety e security.
Ha ricordato inoltre all’onorevole Bonelli che l’Unione Europea ha sviluppato il Military Mobility Action Plan per rafforzare proprio la capacità di spostamento rapido delle truppe all’interno del continente.
“Il Ponte sullo Stretto si inserisce in questa strategia, fornendo un’infrastruttura chiave per il trasferimento delle forze NATO dal Nord Europa verso il Mediterraneo” ha concluso il senatore Nino Germanà.
Intanto l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Fertitta, ha manifestato il suo apprezzamento a Matteo Salvini, per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina in occasione della Festa dell’Indipendenza americana.
Nel suo discorso, pronunciato di fronte ad autorità italiane, diplomatici e rappresentanti delle istituzioni, ha sottolineato l’ammirazione degli Stati Uniti per le “grandi opere” promosse in Italia. Ha citato espressamente il ponte che dovrebbe collegare la Sicilia alla Calabria.
“È uno dei miei nuovi migliori amici, uno che fa accadere le cose” – ha detto riferendosi a Matteo Salvini – Sarà una delle meraviglie del mondo, il ponteche costruirà tra la terraferma in Italia e la Sicilia sarà il più grande mai costruito al mondo, migliore del Golden Gate Bridge”.
L’opera potrebbe essere classificata come militare e dunque rientrare nell’obiettivo di spendere il 5% del Pil per la Difesa, nel pacchetto di investimenti per la difesa sancito all’ultimo vertice Nato.
La svolta è stata fortemente voluta dalla Casa Bianca e prevede più del 3% in investimenti militari e il restante in infrastrutture mirate al miglioramento della capacità difensiva.
Ed è proprio qui che troverebbe spazio la costruzione del Ponte sullo Stretto fortemente voluto dal ministro Salvini.
Un report del governo evidenzia come il Ponte sullo Stretto agevolerebbe il movimento delle Forze Armate, rafforzando così la sicurezza nazionale e internazionale.
Vito Piepoli