Flotilla: Attivisti filo-palestinesi della Freedom Flotilla fermati e destinati all’espulsione

Flotilla ancora nel mirino di Israele, la Marina ha intercettato e sequestrato le unità della Freedom Flotilla Coalition, iniziativa di attivisti filo-palestinesi diretti verso Gaza.
Secondo fonti israeliane, i passeggeri sono in buone condizioni e saranno espulsi immediatamente, mentre gli organizzatori denunciano un “attacco” da parte dell’esercito.

La Marina israeliana ha iniziato a sequestrare unità della cosiddetta Freedom Flotilla Coalition (FFC). La FFC è un’iniziativa di attivisti filo-palestinesi con obiettivi condivisi, ma distinta dalla Sumud Flotilla.

La FFC ha dichiarato che le sue navi sono state “attaccate” dall’esercito israeliano.

Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato in un comunicato sulla Piattaforma X che le navi e i passeggeri della flotilla sono sani e salvi e sono stati condotti in un porto in Israele. Si prevede che saranno espulsi immediatamente.

“Un altro vano tentativo di rompere il blocco navale legale e di entrare nella zona di guerra si è concluso con un fallimento”, ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri.

La FFC è una rete internazionale di attivisti filo-palestinesi che organizza missioni navali civili volte a rompere il blocco della Striscia di Gaza e a fornire aiuti umanitari ai palestinesi.

Gli attivisti hanno affermato su Instagram che l’esercito israeliano stava interferendo con i segnali di comunicazione e che almeno due imbarcazioni erano state attaccate. Hanno aggiunto che l’esercito non ha giurisdizione legale sulle acque internazionali. “La nostra flottilla non rappresenta una minaccia”, ha sottolineato l’organizzazione.

Le navi trasportavano aiuti per oltre 110.000 dollari destinati agli ospedali della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dai media, almeno otto yacht sarebbero stati coinvolti nell’operazione, con a bordo circa 70 persone provenienti da oltre 20 paesi. (AgenPress)

La vicenda riaccende  le tensioni internazionali intorno al blocco di Gaza e al ruolo delle missioni civili nel tentativo di forzarlo, da una parte Israele parla di sicurezza e legittima difesa mentre dall’altra, gli attivisti denunciano la violazione del diritto umanitario e la soppressione di ogni forma di solidarietà.
La Flotilla continua così a essere simbolo di un conflitto che non si combatte solo con le armi, ma anche con le immagini, le parole e le rotte del mare.

Letture consigliate:

7 ottobre 1985 Sequestro Achille Lauro

Storia di Emilia: da vicino Nessuno e’ Abile

La Protesta e’un Rito, la Disobbedienza il suo Rituale

Flotilla Proteste e Caos in Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.