Macron e l’intera politica francese è in piena crisi.
Dopo aver bruciato due premier dalle elezioni del 2024 Macron riprova con Sebastian Lecornu.
A Lecornu era già stato chiesto di formare un governo che si è dimesso dopo dodici ore. Macron gli aveva dato un mandato esplorativo.
Ne è risultato che solo il partito della Le Pen vuole nuove elezioni. Gli altri non le vogliono. Ma esiste lo scoglio del bilancio da approvare intorno al quale non si riesce a trovare una maggioranza.
Perché? Perché lo stato francese ha una situazione macroeconomia difficile e vorrebbe risolverla chiedendo sacrifici. E la sinistra non è d’accordo.
I sacrifici riguarderebbero in particolare le pensioni.
La Francia gode di un sistema pensionistico in cui si và in pensione a 62 anni.
Ma ha anche un debito pubblico che e persino superiore a quello italiano e uno spread che ha superato quello italiano.
Perché Macron non ha una maggioranza in parlamento?
Nelle ultime elezioni il partito di Macron ha ottenuto 150 seggi. La sinistra unita di Melanchon ne ha 178. La destra ne ha 142.
Sinistra e destra insieme, cioè l’opposizione, hanno più della metà dei 577 seggi.
Gli altri seggi, un centinaio, sono sparsi fra varie formazioni politiche su cui Macron fa affidamento.
Macron ha fatto affidamento lo scorso anno sulla astensione della destra, che però non solo non è disposta a sostenere la nuova legge di bilancio ma chiede nuove elezioni.
La destra di Le Pen infatti è il partito che ha ottenuto insieme a un suo alleato più voti in assoluto. Oltre dieci milioni di voti.
Ma è solo terzo in parlamento a causa dell’accordo di desistenza fra Macron e Melanchon. Melanchon poi essendo arrivato primo con più di otto milioni di voti chiedeva il premierato.
Il partito di Macron ha ottenuto solo sei milioni di voti.
Quali speranze ha Lecornu fatto il nuovo governo di farsi approvare una legge di bilancio per la fine dell’anno? Probabilmente solo ricorrendo a un massiccio indebitamento può riuscirci.
Attilio Runello