Del 2 Febbraio 2024 alle ore 18:18

 Riceviamo e pubblichiamo
La discutibile gestione politico-amministrativa del Comune di Taranto –che vede nel Sindaco il suo principale protagonista- sta sollevando accesi dibattiti nei Circoli del PD, nella comunità
tarantina e nell’intera Terra Jonica.
 Siamo di fronte ad una fase di degenerazione politica mai conosciuta nella storia di Taranto, dove non viene data legittimità al mandato elettorale degli elettori: come è a tutti noto, infatti, per ottemperare ad un invocato e presunto “bene della Città”, c’è una maggioranza di consiglieri comunali che è interessata solo a realizzare il proprio bene personale.

Tutto questo sta creando sconcerto e inquietudine nel PD e nella Comunità

Per questi motivi, il Partito Democratico -pur avendo contribuito in maniera determinante all’elezione del Sindaco, vincendo ampiamente con la coalizione del centro-sinistra la tornata
elettorale, è passato all’opposizione di questa amministrazione vocata al “galleggiamento”.
 Conseguentemente, il Partito Democratico –per tutelare gli interessi dei tarantini- svolgerà un’ intensa azione politica finalizzata a verificare i “nuovi programmi” e i “nuovi contenuti”di questa ”amministrazione galleggiante”, prestando particolare attenzione verso i metodi che i transumanti consiglieri comunali metteranno in atto.
Oggi vogliamo indirizzare la nostra attenzione verso le risorse che la Comunità Europea ha destinato a Taranto e alla Provincia jonica per realizzare il “ Just Transition Fund (JTF)”, ossia “il Fondo per la Transizione Giusta”, finalizzato al superamento della monocultura dell’acciaio.
Questi fondi ammontano a oltre 800 milioni di euro.
 Il Comune di Taranto ha candidato per il momento quattro progetti (elaborati quando la Città era “legittimamente” amministrata dal centro-sinistra, vincitore delle elezioni), progetti stimati in una spesa di 250 milioni complessivi, che riguardano:
– la Green Belt, (ossia una cintura verde attorno alla città);
-la Biennale del Mediterraneo (di arte e architettura);
-il Campus della ricerca (applicazione di tecnologie mediche e scientifiche con l’analisi dell’impatto dell’ambiente sulla salute umana);
-la Sea Hub (valorizzazione del Mar Piccolo e delle attività legate al mare).
La conclusione di questi investimenti è prevista nel 2027: i posti complessivi a regime saranno – secondo la stampa specializzata di settore- circa 14mila tra mantenuti e nuovi, diretti e indotto.
 Da Bruxelles, la Commissaria UE Elisa Ferreira ci comunica che l’Europa lavora per una transizione, per un passaggio ad un’industria sana e pulita , ma ci avverte anche che “… Da
Bruxelles arrivano i fondi, ma non le decisioni di merito. Sta alle autorità locali prenderle…”
E allora, in considerazione sia del fatto che Melucci continui la disastrosa pratica dell’ uomo solo al potere, sia dello stato confusionale nel quale versa l’ “amministrazione galleggiante”, il Partito democratico e i cittadini tarantini chiedono che la realizzazione di questi progetti del JTF, unitamente alla gestione dei relativi fondi, sia pubblicizzata nella misura più ampia possibile, attraverso un costante monitoraggio sia del percorso politico-istituzionale che di quello contabile amministrativo, affinchè questi percorsi siano resi -sinergicamente- trasparenti e comprensibili per tutta la Comunità di Terra jonica, nessuno escluso.
 I cittadini vogliono legittimamente sapere e condividere anche quale sarà la destinazione degli altri 550 milioni residui che andranno spesi sempre entro il 2027, quali saranno le persone e gli organismi chiamati a progettarli, a proporli alla Comunità e a realizzarli, rendicontando – ovviamente- tutte le spese che saranno sostenute.
Chiediamo, quindi, il monitoraggio, la verifica, la rendicontazione e la valutazione degli atti politici, amministrativi e contabili affinchè i tarantini e i cittadini di Terra Jonica abbiano piena
contezza che il JTF, il Fondo della Giusta Transizione, sia stato utilizzato e speso nel giusto modo, ottimizzando un’occasione di crescita e di sviluppo socio-economica e culturale unica e irripetibile per Taranto e l’intero Territorio jonico, “cuore dell’EuroMediterraneo”.
Il circolo PD TALSANO

L’articolo Taranto – “Just transition fund condividiamo il nostro futuro” è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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