Del 10 Febbraio 2024 alle ore 15:30

Roma – Come è possibile produrre nuova energia direttamente in Africa? Ce lo spiega, Fabrizio Gardelli, un funzionario di Assoenergia.

” Le tipologie di nuove energie sono molteplici – precisa Gardelli – ma il settore in cui l’Africa potrebbe emergere in maniera rilevante, è quello della produzione diretta di idrogeno dal fossile in cui già gli Stati del Golfo (Oman, Qatar, Arabia Saudita), si sono gettati a capofitto. Essendo l’drogeno un vettore e non esistendo in natura, per ricavarlo liberamente occorre ulteriormente raffinare i prodotti fossili e petroliferi che abbondano in gran parte dell’Africa. Il trasporto può essere effettuato via nave, comprimendo il prodotto in maniera tale che occupi meno spazio”

“L’idrogeno è estremamente importante  – aggiunge Gardelli -perché servirà per produrre energia elettrica per tutti i mezzi di trasporto via mare, via terra e via aria, utilizzando batterie speciali chiamate fuel cells (celle a combustibile). Il gas idrogeno, entrando in contatto con le fuel cells, per ragioni fisico-chimiche, trasforma la sua energia da gassosa in elettrica., consentendo di far muovere  i motori elettrici senza che ci sia la necessità di ricaricare attraverso la linea elettrica nazionale pubblica”.

Il problema è sostanziale, perché se tutti i mezzi diventassero ad alimentazione elettrica, tra qualche anno, ci sarà una forte carenza di energia elettrica a livello mondiale. Ecco dunque, perché è rilevante pensare ad energie alternative e sostenibili.

Ma quale è la situazione in Europa? “La produzione in Europa – risponde Gardelli – è molto scarsa, perché va prodotto direttamente dove ci sono i pozzi petroliferi. E dunque, occorre a mio avviso avviare una filiera corta di raffinazione in loco in Africa. Il mio è un suggerimento ai Paesi dell’Africa, l’Italia può essere utile per il know-how e poi sarebbe il primo Paese interessato ad importare il prodotto”.

E in Italia quale è la situazione? “L’Italia, poiché non è un grande paese produttore di prodotti petroliferi, ecco perché non ne produce ma possiede la tecnologia per poter produrre idrogeno”.

Se viene prodotto da una raffinazione del petrolio, come si può chiamare idrogeno verde? “L’idrogeno – conclude  Gardelli – è verde perché le risultanze delle combustioni dell’idrogeno, non sono nocive all’ambiente e all’uomo. Invece la produzione di idrogeno green, riguarda per le abitazioni, con un sistema di pannelli solari e con la produzione di idrogeno con il sistema dell’elettrolisi, che può essere unito al gas metano, detto anche di città, per produrre calore ed energia elettrica.”

 

L’articolo Gardelli, Assoenergia: “L’idrogeno salverà il mondo, ma occorre una filiera corta di raffinazione in loco in Africa, come nei Paesi del Golfo” è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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