La dieta mediterranea si distingue per la stretta relazione che ha con lo stile di vita salutare e la storia e cultura dei popoli che si affacciano su questo mare. Il primo a studiarne i benefici fu Ancel Keys, coniando anche il nome di questo regime alimentare che dal 2010 è stato riconosciuto patrimonio immateriale dall’ UNESCO, l’ente che incoraggia la conservazione del patrimonio culturale e naturale considerato di eccezionale valore per l’umanità.

Il ruolo di Ancel Keys

Il dottor Ancel Keys, figura pionieristica nel campo della ricerca nutrizionale, nacque il 24 gennaio 1904. Fu lui a dare vita alla concezione della dieta mediterranea negli anni ’50, riconoscendone i legami tra la frequente assunzione di alimenti come olio d’oliva, frutta, verdura e pesce e una serie di benefici per la salute. Keys, attraverso il celebre “Studio dei Sette Paesi”, contribuì in modo determinante a evidenziare l’associazione tra la dieta e la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

Il suo approccio scientifico rigoroso lo portò a studiare le abitudini alimentari di popolazioni situate in Grecia, Italia, Jugoslavia, Paesi Bassi, Finlandia, Stati Uniti e Giappone. Questo studio longitudinale rappresentò una pietra miliare, consentendo a Keys di identificare i pilastri fondamentali della dieta mediterranea. Non si trattò soltanto di un’indagine statistica, ma di un’immersione profonda nelle tradizioni culinarie e nei modelli di vita di comunità che incarnavano questo stile alimentare.

 

La piramide alimentare della dieta mediterranea

Per riassumere graficamente i principi della dieta mediterranea, si può fare riferimento a quella che viene chiamata “piramide alimentare”.

Alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea, che corrisponde alla fascia degli alimenti da consumare in maggior quantità, si trovano tutti i cibi di origine vegetale come frutta e verdura, che forniscono vitamine, minerali e antiossidanti essenziali per la salute. Questa base alimentare contribuisce alla prevenzione di molte malattie croniche e promuove un benessere generale.

Nella successiva fascia della piramide, troviamo gli alimenti a base di cereali integrali, fonti essenziali di fibre, carboidrati complessi e nutrienti importanti per mantenere un livello energetico costante. I cereali integrali nella dieta mediterranea includono il pane integrale, il riso integrale e la pasta di grano duro, che forniscono sostanze nutritive fondamentali per la salute del cuore e la gestione del peso.

La piramide continua con la raccomandazione di un moderato consumo di latticini, come formaggi e yogurt, che forniscono calcio e altri nutrienti essenziali per la salute delle ossa e dei denti. Qui, si trova anche il consumo giornaliero dell’olio di oliva nella dose di due cucchiai al giorno, ricco di acidi grassi monoinsaturi benefici per la salute cardiaca.

La quarta sezione della piramide è dedicata alle proteine magre di uova, carni bianche e con un’enfasi particolare sul pesce e sui frutti di mare, ricchi di acidi grassi omega-3 che favoriscono la salute del cuore e del cervello. Al quinto posto si trova la carne rossa, importante per l’apporto di proteine, ma ricca di grassi e per questo da tenere sotto controllo.

In cima si trovano i dolci, consigliati per un consumo occasionale, e le bevande alcoliche fermentate: alla birra, infatti, viene riconosciuta la capacità di apportare nutrienti come la vitamina B e i minerali. Nella dieta mediterranea quindi concedersi questo piacere è possibile, magari anche approfittando delle birre in offerta su Bennet per assicurarsi non solo il benessere fisico, ma anche quello del proprio portafoglio. L’importante, specificano gli esperti, è non eccedere e non considerare queste bevande alcoliche come sostituti dell’idratazione con acqua che, invece, è fondamentale per uno stile di vita salutare nella misura di almeno otto bicchieri al giorno.

Ultimo, ma non meno importante, l’attività fisica regolare e la condivisione dei pasti fanno parte della cultura mediterranea e contribuiscono a un benessere psico-fisico complessivo.

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